Unime, la corsa al Rettorato si fa a due: accordo tra Spatari e Moschella, Limosani “solitario”

Gli accordi in vista di un ballottaggio non hanno mai avuto molta fortuna quando si è trattato di candidati a sindaco (da Carmona – Davoli contro Providenti, giusto per affondare nella storia) ma per l’ Università potrebbe andare diversamente, vista la diversa platea elettorale.

Dunque la svolta sancita dall’accordo raggiunto tra la prof Spatari e il prof Moschella potrebbe segnare un risultato scontato, visto che dopo il primo turno l’economista Michele Limosani era in testa con un distacco di appena 37 voti da Giovanna Spatari.

“Alla luce dei risultati scaturiti dalla prima tornata elettorale, il professore Giovanni Moschella, grato per la fiducia accordatagli da una parte della comunità accademica e ringraziando tutti coloro che lo hanno supportato con passione e impegno, ha comunicato il ritiro della propria candidatura – si legge in una nota congiunta di Spatari e Moschella – Successivamente ha incontrato sia il professor Michele Limosani sia la professoressa Giovanna Spatari. In quest’ultimo incontro si è convenuto sull’esigenza di proporre alla comunità accademica la condivisione di un’idea di Università unita, capace di superare ogni sterile contrapposizione cosi da restituire l’orgoglio di una identità culturale e scientifica, propria del nostro Ateneo. In tale ottica unitaria, la professoressa Spatari ha accolto l’invito  del professor Moschella a recepire nell’ambito della proposta programmatica già tracciata e presentata metodi e contenuti che possano garantire trasparenza e il raggiungimento degli obiettivi in un’ottica di decisioni condivise all’insegna della competenza e della qualità. La professoressa Spatari e il professore Moschella auspicano che l’intento unitario manifestato possa essere condiviso e premiato dalla comunità accademica in tutte le sue componenti”.

Così il gruppo che fa riferimento all’ex rettore Salvatore Cuzzocrea, dimessosi per lo scandalo dei rimborsi milionari, si ricompatta, lasciando alla comunità accademica scegliere tra quelle che sono sempre state le due “anime” del potere universitario: da un lato i Cuzzocrea, dall’altro i Navarra, che continuano ad esprimere attraverso le ultime candidature la propria idea di gestione dell’istituzione più importante a Messina, per storia, formazione di classe dirigente e gestione di grandi flussi economici.

A questo punto non resta che attendere il risultato delle urne: lunedì 27 novembre 2023 si terrà la seconda votazione.

 

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