Aumenti del 2,3% dei pedaggi autostradali in Sicilia: dettagli e reazioni

A partire dalla giornata di domani, giovedì 1 febbraio i pedaggi autostradali sulla Messina-Palermo e sulla Messina-Catania subiranno un incremento del 2,3%, secondo quanto annunciato dal Consorzio Autostrade Siciliano (Cas). Questa decisione, presa dal Consiglio dei Ministri nell’ambito dell’ultimo Milleproroghe, ha sollevato una serie di critiche e reazioni da parte degli utenti e dei rappresentanti politici.

L’incremento del 2,3% corrisponde all’indice d’inflazione per l’anno 2024 e sarà applicato su tutte le tratte gestite dal Cas. Tuttavia, va sottolineato che le maggiorazioni non saranno uniformi per tutte le categorie di veicoli e su tutte le tratte. In particolare, i mezzi pesanti saranno i più colpiti da questi aumenti, poiché il costo dei pedaggi per questa categoria era rimasto bloccato da circa vent’anni.

Ad esempio, per viaggiare dalla Messina a Catania sulla A18, tutti i veicoli della classe B e superiori dovranno pagare venti centesimi in più rispetto alle tariffe precedenti. Per gli automobilisti che percorrono la Messina-Palermo fino al casello di Buonfornello, incluso chi accede all’autostrada da Rometta e da Caprileone, ci sarà un aumento di venti centesimi. Inoltre, per raggiungere Taormina da Messina sulla A18, il pedaggio aumenterà di dieci centesimi, passando dagli attuali 2 euro a 2,10.

Questi aumenti hanno generato una serie di polemiche a livello nazionale. Il Codacons ha criticato i rincari definendoli ingiustificati, soprattutto perché non sono accompagnati da un miglioramento dei servizi offerti agli utenti. Anche Assoutenti ha espresso preoccupazione riguardo alle possibili ricadute di questi aumenti sui prezzi dei beni di largo consumo, considerando che una parte significativa delle merci nel paese viaggia su gomma.

Inoltre, diverse figure politiche locali hanno sollevato dubbi sulla necessità di questi aumenti e hanno proposto invece un focus sulla manutenzione e sulla sicurezza delle infrastrutture autostradali. Il deputato messinese Antonio De Luca del Movimento 5 Stelle ha sottolineato la precarietà delle condizioni stradali e ha proposto la gratuità delle tratte fino a quando non saranno raggiunti standard minimi di sicurezza.

 

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