Ponte, anche la propaganda ha un limite: “slitta” il progetto esecutivo

di Palmira Mancuso – Sui limiti della realtà si infrange la propaganda attorno al Ponte sullo Stretto. Il tanto annunciato cronoprogramma che il ministro della Infrastrutture Salvini ha esposto sui media è già saltato. E il verbo “slittare” ha fatto capolino anche sui giornali più schierati a favore della costruzione del Ponte.

A dirlo è stato il supermanager Pietro Ciucci, chiarendo che “il progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina arriverà entro fine anno”. Quindi come dicevano i comitati no Ponte, in tutte le sfumature, il progetto esecutivo non c’era e non c’è.

Il rallentamento, secondo le notizie ufficiali, è dovuto principalmente alla procedura amministrativa che slitta a dopo novembre, quando è prevista l’approvazione del Cipes. Ciò comporta un allungamento dei tempi anche per l’inizio dei lavori sulle due sponde a Villa San Giovanni e a Messina.

Prima che il progetto possa procedere, è necessaria un’approfondita valutazione di impatto ambientale. La Società Stretto di Messina ha dichiarato di avere bisogno di più tempo dei 30 giorni previsti per rispondere alle oltre 200 integrazioni richieste dal Ministero dell’Ambiente. Ciucci ha sottolineato la possibilità di chiedere una proroga e ha menzionato la volontà della società di condurre ulteriori analisi sul campo per garantire la migliore risposta possibile alle osservazioni fatte.

E’ chiaro che dopo le elezioni europee anche lo scenario politico in cui l’idea di riesumare la Stretto Spa e di rimpolpare a suon di milioni di euro il “modello” del Ponte, con tutti i suoi rendering da veicolare per l’immaginario collettivo, potrà cambiare.

La propaganda, al momento, può attendere.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it