
Messina e l’intera Sicilia orientale sono state colpite da un’ondata di maltempo senza precedenti. Piogge torrenziali, frane e allagamenti hanno messo in ginocchio diversi comuni, causando danni ingenti e numerosi disagi alla popolazione. Il bilancio dell’emergenza vede oltre settanta interventi dei Vigili del Fuoco, impegnati in operazioni di soccorso a persone, recupero di autovetture travolte dall’acqua, gestione dei dissesti idrogeologici e rimozione di ostacoli causati dalle frane.
I torrenti straripano: disastri a Zafferia e in provincia
Particolarmente drammatica la situazione a Zafferia, dove il torrente omonimo ha straripato trascinando con sé auto in sosta e ricoprendo le strade di fango e detriti. Decine di residenti sono rimasti intrappolati nelle loro abitazioni, rendendo necessari interventi di emergenza. Anche i torrenti Fiumedinisi e Agrò, nei territori di Alì Terme e Sant’Alessio Siculo, hanno raggiunto livelli di piena tali da costringere l’ANAS a chiudere due tratti della statale Orientale Sicula.
A Furci Siculo, nella zona jonica, il sindaco Matteo Francilia e l’assessore Agatino Pistone si sono distinti per un gesto eroico, salvando un automobilista rimasto intrappolato in un sottopasso allagato. A Messina, i Vigili del Fuoco hanno effettuato oltre cinquanta interventi di salvataggio, tra cui il soccorso di quattro automobilisti bloccati in un altro sottopasso sommerso dall’acqua.
Il Policlinico allagato e le polemiche politiche
Anche il Policlinico di Messina ha subito danni significativi: un’infiltrazione da un pannello del controsoffitto ha causato l’allagamento di un padiglione del pronto soccorso, non ancora ristrutturato. L’azienda sanitaria è intervenuta tempestivamente con un’autobotte e una pompa sommersa per drenare l’acqua. L’evento ha suscitato polemiche politiche: Dafne Musolino e Davide Faraone di Italia Viva hanno criticato la gestione della struttura, definendola “inaccessibile pantano”, mentre il sindaco Federico Basile ha respinto le accuse parlando di “sciacallaggio”.
Collegamenti interrotti con le Eolie e danni alle infrastrutture
Le isole minori dell’arcipelago eoliano sono rimaste isolate a causa delle violente mareggiate che hanno interrotto i collegamenti marittimi. A Salina, una cerimonia funebre è stata rinviata perché la salma della defunta è rimasta bloccata a Milazzo. Il maltempo ha ulteriormente danneggiato il molo di Sottomonastero a Lipari e l’approdo della frazione di Canneto, già colpiti dalla mareggiata del 17 gennaio scorso.
Nel frattempo, la Protezione Civile ha chiuso le strade adiacenti ai torrenti Santa Venera e San Giovanni a Taormina, dove la vasca di contenimento della piena ha raggiunto il limite massimo. A Trappitello, il cantiere del raddoppio ferroviario è stato completamente allagato.
Grandinate e disagi nella zona dell’Etna
Oltre alla pioggia torrenziale, una violenta grandinata ha colpito il versante sud-est dell’Etna, sommergendo interi paesi sotto uno strato di ghiaccio. I Vigili del Fuoco di Catania sono intervenuti in numerosi comuni, tra cui San Giovanni la Punta, Trecastagni e Gravina di Catania, per soccorrere automobilisti bloccati nei propri veicoli in panne.
La Regione assicura massima attenzione
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dichiarato che l’ente sta monitorando con la massima attenzione l’emergenza, garantendo assistenza immediata alla popolazione. “Siamo in costante contatto con il capo della Protezione Civile e con il sindaco di Messina per coordinare gli interventi”, ha affermato Schifani, rassicurando che la situazione è sotto controllo.
Messina: in quattro ore caduta la pioggia di un mese
Secondo le rilevazioni del Comune di Messina, in sole quattro ore si è riversato sulla città un quantitativo di pioggia pari a quello di un intero mese, causando il collasso della rete di drenaggio. Particolarmente colpita la zona sud, con gli interventi concentrati nei villaggi di Pezzolo, Altolia, Giampilieri, Larderia, Mili San Pietro, San Filippo, Cumia e Bordonaro.
L’amministrazione comunale ha spiegato che eventi meteorologici estremi come questo stanno diventando sempre più frequenti e che il suolo cittadino non è in grado di assorbire rapidamente grandi quantità di pioggia. “Negli ultimi anni abbiamo avviato diversi interventi per limitare i danni, ma serve un finanziamento specifico per mettere in sicurezza Zafferia”, ha dichiarato il Comune.
L’emergenza maltempo a Messina e in tutta la Sicilia orientale conferma ancora una volta la fragilità del territorio di fronte ai cambiamenti climatici, evidenziando la necessità di piani di prevenzione e infrastrutture adeguate per fronteggiare eventi di tale portata.