Messina: fra raffigurazioni teatrali e cruda realtà

La FeNaPi group è un cartello di Enti di patronato, centri di servizi ed associazioni sindacali che è stata da sempre una base elettorale, diffusa ed articolata, per i vari soggetti politici e le liste promosse dal suo neo Coordinatore Nazionale Cateno De Luca .
Ruolo “privato”, con relativa corposa indennità di carica, che va ad aggiungersi a quelli “pubblici” di parlamentare regionale e Sindaco del Comune di Taormina. L’ assunzione di tale nuovo ruolo, che implica anche un progetto di potenziamento delle strutture organizzative su tutto il territorio nazionale, aveva portato l’ ex Presidente di “Sud chiama Nord ” ad affermare che, per qualche anno, non avrebbe potuto seguire e guidare il movimento politico che aveva fondato.
Affermazione, come tante altre, destinata ad essere smentita dopo pochi giorni ; dato che, con “l’andata a Canossa-Fiumedinisi” di amministratori ed esponenti di fede “deluchiana “viene ribadito il suo ruolo fattuale di capo e “padrino politico” che chiama a rapporto i suoi “attendenti”, o, per usare una immagine bucolica, del” pastore che richiama all’ovile le sue pecorelle smarrite”. Ma tale nuova “adunanza”, forse dovuta alla crisi di credibilità della attuale Amministrazione Comunale nel suo complesso, non fa altro che confermare come la città di Messina sia amministrata da circa sette anni da un sodalizio politico caratterizzato da logiche anche privatistiche e fideistiche che ha posto in essere una “gestione” basata sulla “enfatizzazione” della spesa pubblica, sganciata da una visione programmatica complessiva ed organica di sviluppo, e che finisce con il favorire soprattutto soggetti privati con l’utilizzo di fondi pubblici. E certe scelte che sono state e vengono fatte perseguono finalità atte a rafforzare tale “sodalizio”e la sua espansione territoriale, all’insegna di un medesimo ” modello-sistema” nei suoi meccanismi operativi.
Ma tale assioma non viene recepito da una opinione pubblica soggetta a narrazioni autocelebrative e propagandistiche che creano disorientamento e “disinformazione”, assumendo, talvolta, la configurazione di autentiche “operazioni di distrazione di massa”.
Mentre nel frattempo lo stesso “humus” della nostra realtà cittadina si è gradualmente modificato con il prevalere dell’ egoismo, dell’arroganza, dell’edonismo ludico, del mancato rispetto dell’altro e degli altri e del luogo in cui si vive, accompagnata da una ispirata (se non fomentata) auto esaltazione collettiva fatta di vacuità, e di assenza diffusa di senso civico.
E non possiamo non porre in risalto che la gestione del Comune di Messina in questi anni ha mirato alla creazione di “centri di potere” quali le sempre più numerose società partecipate e fondazioni.
Una gestione che abbiamo definita “anomala” a causa della commistione e della sovrapposizione di logiche proprie di una realtà consociativa privata ad istituzioni pubbliche, al cui interno si è costituita una autentica “casta” in termini economici e di prebende.
E a conferma di ciò sarebbe interessante conoscere quanti componenti della varie Giunte Comunali, o componenti dei CDA o revisori della società partecipate, o candidati ed eletti nelle varie competizioni elettorali dal 2018 ad oggi abbiano avuto rapporti di lavoro, di collaborazione o di consulenza con le varie organizzazioni della Fenapi, per comprendere la valenza di questi “vasi comunicanti” .
Mentre, nella nostra realtà urbana si riscontra un forte decremento demografico, l’abbandono della città delle giovani generazioni in cerca di lavoro, le condizioni sempre più evidenti di “invivibilità” a causa di una serie di problematiche, l’aumento esponenziale di un forte “disagio sociale” che va ampliandosi sempre più. Come si verifica, come denunciato con forza in occasione della inaugurazione dell’ anno giudiziario nel silenzio delle Istituzioni, una espansione della criminalità organizzata sotto varie forme, anche in settori commerciali ed imprenditoriali.
Ma questi vari “fatti reali”non fanno parte del quadretto “idilliaco” che ci viene continuamente proposto inframmezzato da certe “rappresentazioni teatrali ” che subiamo da diversi anni. (firmato Gruppo di Iniziativa e Resistenza Civica “Rispetto Messina”)

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