
In un tempo segnato da conflitti e divisioni, la XVIII edizione del Salina Festival si fa portavoce di un messaggio urgente e universale: la pace. Dal 27 giugno al 2 Luglio, l’isola di Salina si trasforma in un palcoscenico di arte pubblica e riflessione collettiva con l’evento “Salina si veste di pace”, un’iniziativa che unisce bellezza, impegno sociale e partecipazione attiva.
Quest’anno il festival, ideato da Massimo Cavallaro, si concentra infatti su un grande evento, con una forma espressiva che si realizza negli spazi comuni per coinvolgere direttamente la comunità. Un invito all’attivismo e alla speranza attraverso murales, installazioni, video proiezioni e manifesti che diventano così strumenti potenti per stimolare riflessioni profonde e dialoghi aperti, trasformando luoghi quotidiani in spazi di consapevolezza e ispirazione.
Al centro dell’iniziativa c’è la mostra “diSEGNI di pace” di Gianfranco Moraci, illustratore e direttore creativo, che con il suo tratto originale ritrae figure emblematiche come Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama, Nelson Mandela, Malala Yousafzai, Jane Adamd e Mahatma Gandhi. Questi sette eroi di pace non sono solo simboli, ma esempi concreti di come la determinazione e il dialogo possano cambiare la storia, ottenendo risultati che sembravano impossibili. Vite straordinarie che diventano fonte di illuminazione collettiva ed individuale. Premi Nobel che tornano a parlarci, in un mondo complesso dove è necessario uno sguardo alto per immaginare un futuro di pace.
“Coinvolgere attivamente la comunità, anche grazie alla sensibilità dei sindaci, in un evento dedicato alla pace è fondamentale perché favorisce la partecipazione reale e condivisa – dichiara Massimo Cavallaro – Quando le persone sono parte attiva delle iniziative, si crea un senso di responsabilità e appartenenza che riduce le tensioni sociali e aumenta la coesione comunitaria. Salina è un luogo di bellezza e di pace, e in questo momento storico volevamo lasciare un segno, dire con chiarezza che la pace è l’unico obiettivo per cui vale la pena mobilitarsi”.
VENERDÌ 27 GIUGNO SANTA MARINA SALINA
ORE 19.30 GALLERIA AMANEI – Mostra di Gianfranco Moraci “DISEGNI DI PACE” – Un approccio originale quello di Gianfranco Moraci, illustratore e direttore creativo, ha ideato uno stile che unisce il disegno-ritratto a un lettering personalizzato. Martin Luther King, Maria Teresa di Calcutta, Dalai Lama, Nelson Mandela, Malala Yousafzai, Jane Adamd, Mahatma Gandhi, sono gli “eroi di pace” realizzati in esclusiva per il festival. Aperta fino al 2 luglio orario 11:00 -13:00| 17:00 – 20:00
VENERDÌ 27 GIUGNO SANTA MARINA SALINA
ORE 21.30 CHIESA SANTISSIMA ADDOLORATA MALFA, ORE 21.30 CHIESA DELL’IMMACOLATA – Proiezione in contemporanea del video “SALINA SI VESTE DI PACE” – Un video ricorda a tutti i fatti, la storia dei nostri “eroi di pace”; come far diventare possibile l’apparente impossibile dimostrando fortemente come la parola “pace” non sia una parola vuota, assimilabile all’inerzia, alla passività, ma è dialogo, capacità di ascolto e soprattutto volontà di ottenere una civile convivenza senza sopraffazioni, unica strada possibile per il bene dell’umanità.
SABATO 28 GIUGNO MALFA
ORE 19.30 BIBLIOTECA COMUNALE – Installazione “GIARDINO DEI 7 EROI DI PACE” aperta fino al 2 luglio orario 17:00 – 20:00 – Nel giardino della Biblioteca sarà esposta un’opera ambientale metaforica ideata da Massimo Cavallaro: una installazione che rafforza ancor di più l’idea che gli insegnamenti dei nostri ‘eroi di pace’ sono a portata di mano da cogliere come un frutto, basta volerlo.
ORE 21.30 CHIESA DELL’IMMACOLATA SANTA MARINA SALINA, ORE 21.30 CHIESA SANTISSIMA ADDOLORATA Proiezione del video “SALINA SI VESTE DI PACE” sulla chiesa dell’Immacolata
Attraverso manifesti, cartoline, striscioni, bandiere da balcone e magliette con i sette protagonisti di questa edizione, l’evento coinvolge tutta la comunità e i visitatori, invitandoli a indossare e diffondere il messaggio di pace. In un momento storico in cui la parola “pace” rischia di perdere il suo significato profondo, il Salina Festival ci ricorda che essa è l’unica strada possibile per il bene comune, un cammino fatto di coraggio, ascolto e rispetto reciproco.
Vi aspettiamo a Salina per vestire l’isola, e il mondo, di pace