
“Oggi è un giorno storico per il Palazzo della Cultura “Antonello da Messina” e per la vita culturale della nostra città: per la prima volta, a nove anni dalla inaugurazione della struttura, alcuni spazi, prima destinati ad uffici, vengono ufficialmente aperti a tutte le realtà culturali ed associative che, indipendentemente dalla loro forma giuridica, li potranno utilizzare a titolo gratuito, secondo i principi dell’uso condiviso dei beni”. Così in una nota l’Assessore alla cultura uscente Federico Alagna.
“In questi pochi mesi ho cercato di mettere al centro della mia attività un investimento per l’apertura e la valorizzazione degli spazi, ponendo particolare attenzione proprio al Palazzo della Cultura: abbiamo finanziato ed avviato i lavori di ristrutturazione dell’Arena Cicciò; abbiamo intrapreso le prime azioni per la valorizzazione della Biblioteca “T. Cannizzaro” e della GAMM (nuovi allestimenti, nuovi orari, catalogo, avvio delle procedure per la costituzione di un comitato scientifico); abbiamo migliorato, attraverso una pagina web dedicata, la comunicazione ed il servizio al cittadino per una gestione più chiara e facilmente accessibile degli spazi culturali.

Rimando alla Determina dirigenziale ed ai suoi allegati (il Disciplinare di “Spazi …liberi” e la manifestazione di interesse di ARCO), in calce a questo comunicato, per tutte le info sull’utilizzo degli spazi e sulla costituzione della long list, invitando tutte e tutti gli interessati ad usare questi strumenti che stiamo mettendo a disposizione. Il dato da sottolineare, però, è tutto politico, e riguarda la visione di città, riguarda il rapporto tra “palazzo” e territorio, riguarda la determinazione che ci ha consentito di portare a compimento un percorso tortuoso e non facile, durato mesi e mesi, ma al quale tenevo davvero tanto.
E tanto ancora si dovrà fare, questo è certo, a cominciare dall’apertura di nuovi spazi e da una revisione complessiva delle tariffe e delle modalità di utilizzo di tutti gli spazi destinati ad attività culturali. Ma il cammino è stato già tracciato in maniera chiara e definita. Con i fatti e non con le parole”.