Messina Social City e fondi destinati ai minori: esposto in procura

La rappresentante del movimento civico messinese “Diritti in Movimento”, Angela Rizzo ha presentato un esposto alla Procura di Messina per chiedere chiarimenti e accertamenti in merito alla gestione dei fondi destinati ai minori con disabilità per la redazione dei “Piani personalizzati”. Tale iniziativa nasce da dubbi relativi alla trasparenza con cui l’Azienda Speciale Messina Social City, che opera per conto del Comune di Messina, avrebbe gestito questi fondi. L’esposto evidenzia presunte irregolarità e sovrapposizioni nei finanziamenti provenienti da fonti pubbliche diverse – fondi regionali (L. 328/2000), comunali ed europei (PON Metro e PON Metro Plus). che, secondo la documentazione allegata, avrebbero potuto finanziare più volte gli stessi servizi nel triennio 2023-2025.

Tra i principali rilievi contenuti nel documento si segnalano: la possibile duplicazione o triplicazione dei finanziamenti per i servizi inclusi nei Piani Personalizzati; la sospetta tempistica nelle nomine e nelle liquidazioni, come nel caso del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), nominato solo a ridosso della conclusione dei progetti, già avviati e finanziati; il mancato rispetto delle procedure previste per la redazione dei piani, che, secondo testimonianze, non sarebbero stati condivisi con le famiglie, come previsto dalla normativa vigente.

Angela Rizzo sottolinea che “i piani personalizzati sono strumenti fondamentali per garantire il diritto alla cura e all’integrazione dei minori con disabilità. Non possono diventare strumenti contabili né essere gestiti in modo opaco, a danno dei più fragili.” Il movimento civico chiede che venga fatta piena luce sull’utilizzo delle risorse pubbliche, nel rispetto della legge, dei diritti dei cittadini e dei principi di trasparenza e buona amministrazione”. (ANSA)

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