
La Sicilia compie un importante passo avanti nella gestione dei rifiuti con la progettazione e prossima realizzazione di due grandi termovalorizzatori, che sorgeranno a Palermo e Catania e serviranno rispettivamente le province di Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Palermo da una parte, e le province di Messina, Enna, Ragusa, Siracusa e Catania dall’altra, per un bacino complessivo di circa 4,8 milioni di abitanti.
Il 22 settembre 2025, a Palazzo d’Orléans, è stato firmato il contratto d’appalto per i servizi di ingegneria e architettura relativi alla progettazione di fattibilità tecnico-economica dei due impianti. L’appalto, gestito da Invitalia, vede al centro il raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla Crew Srl, società del gruppo FS, insieme a Systra Spa, Martino Associati Grosseto Srl, E.Co. Srl, Utres Ambiente Srl, Ibi Studio Srl e altri professionisti.
I due termovalorizzatori saranno realizzati nell’area di Bellolampo a Palermo e nella zona industriale di Pantano d’Arci a Catania. Ciascuno avrà una capacità di trattamento di circa 300 mila tonnellate annue di combustibile solido secondario (CSS) e produrrà energia elettrica con una potenza installata di 50 megawatt, per un totale di circa 200 mila megawatt-ora all’anno ceduti alla rete.
L’intervento prevede un investimento complessivo di 800 milioni di euro, fondi già stanziati nell’Accordo di coesione siglato con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. I lavori sono programmati per partire a gennaio 2027 con l’obiettivo di completare le opere entro giugno 2028.
Il presidente della Regione Siciliana e commissario straordinario per il ciclo dei rifiuti, Renato Schifani, ha sottolineato come la realizzazione di questi impianti permetterà alla Sicilia di ridurre notevolmente i costi di smaltimento all’estero, attualmente superiori ai 100 milioni di euro annui, migliorando al contempo sostenibilità ambientale, autonomia gestionale e produzione energetica.
La provincia di Messina sarà dunque direttamente interessata dal termovalorizzatore di Catania, rientrando nel bacino di utenza che potrà beneficiare di questa importante infrastruttura. Il progetto si inserisce nel più ampio piano regionale di gestione integrata dei rifiuti che punta a raggiungere entro il 2030 un recupero di materia del 65% e a ridurre al 10% il conferimento in discarica.
Con l’avvio della progettazione esecutiva e delle successive fasi di costruzione e gestione, la Sicilia si prepara a una svolta epocale nella gestione dei propri rifiuti, con un modello che integra innovazione tecnologica, rispetto ambientale e sviluppo energetico sostenibile. (nella foto il termovalorizzatore di Torino)