EMERGENZA RANDAGISMO. IN ARRIVO 450MILA EURO, MA SERVIRANNO SOLO A PAGARE I DEBITI

Quattrocentocinquantamila euro, è questa la cifra introitata dal Comune di Messina attraverso la riscossione della Tasi, a breve nella disponibilità dell’assessorato all’ambiente e al benessere degli animali di Daniele Ialacqua.

Una cifra sostanziosa che si attendeva da tempo, vista l’endemica carenza di fondi da sempre ribadita da palazzo Zanca quale motivazione alla base della mancata possibilità di poter intraprendere iniziative rispettose della normativa nazionale e regionale in tema di prevenzione del randagismo e tutela dei randagi che vivono sul territorio, annunciata alcuni giorni fa dal titolare dell’ambiente.

Una cifra intorno alla quale in queste ore sono andate tessendosi aspettative, progetti e proposte da parte del mondo animalista che forse, ancora una volta e al di là delle buone intenzioni, rimarranno su carta.

Sterilizzazione degli esemplari che vivono liberi sul territorio, al fine di controllare le nascite indesiderate, realizzazione di strutture di ricovero nuove e alternative al rifugio di Millemusi e via don Blasco, sul quale pesa un’ordinanza di sgombero emessa lo scorso gennaio, attivazione di un servizio di primo soccorso per gli animali feriti, incidentati o malati, promozione di una campagna di sensibilizzazione e informazione rivolta alla cittadinanza inerente la normativa che tutela i randagi e realizzazione di un cimitero per gli animali da affezione.

Una lunga lista di interventi, affrontati nel corso di una conferenza servizi tenutasi lo scorso 23 settembre a palazzo Zanca, alla quale hanno preso parte il responsabile del servizio randagismo Vincenzo Palana, il dirigente del dipartimento patrimonio Vincenzo Cacciola, i responsabili dell’area tecnica Vincenzo Schiera e Raffaele Cucionotta, i tecnici comunali, progettisti del nuovo canile, Lino Tripoldo, Leopoldo Marchetta e Gianfranco Schipilliti e le associazioni animaliste Lega per la difesa del cane, che gestisce la struttura convenzionata di Millemusi, Amici del cane, Amici di Fido &Co e Un gatto per amico, che finalmente potrebbero trovare compimento grazie all’insperato incasso di 450mila euro.

Un importo che, secondo voci che arrivano dal dipartimento ambiente, sarà appena sufficiente a pagare i debiti pregressi.

Dei 450 mila euro in arrivo, 45mila euro andranno alla cooperativa che gestisce il servizio di accalappiamento e altri 300mila euro dovranno essere corrisposti alla Lega del cane come quota annuale pattuita per la convenzione esistente tra Millemusi e Comune.

Nel corso dell’incontro, al quale ha preso parte anche il dirigente del servizio veterinario Asp Giuseppe Donia,  chiusa la parentesi dei locali di viale Giostra, sede comunale concessa all’Asp dove sino a oggi hanno avuto luogo gli interventi di sterilizzazione chirurgica, è stata annunciata a breve, la data ufficiale non è stata ancora formalizzata, l’inaugurazione di una collaborazione tra Asp ed ex facoltà di Medicina veterinaria, che metterà a disposizione i propri locali al fine di garantire la prosecuzione e il potenziamento del servizio.

Nessun accordo invece è maturato tra ateneo peloritano e ordine dei medici veterinari in merito alla creazione di un servizio di primo soccorso; argomento rinviato a data da destinarsi. (@Emma_De_Maria)

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