Borse di studio Falcone e Borsellino ai giovani laureati “antimafia”

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Promosse dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e finanziate per il secondo anno consecutivo dall’Assemblea Regionale Siciliana, oggi, 11 novembre  sono state consegnate le borse di studio intitolate a: “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”.

La Fondazione ogni anno, dal 1994, assegna 10 borse di studio a giovani siciliani laureati in giurisprudenza nelle università siciliane con il massimo dei voti.

Tali borse di studio sono finalizzate a promuovere attività di ricerca-studio sulla criminalità organizzata al fine di favorire lo sviluppo di una cultura antimafiosa nella società, nonché di contribuire al potenziamento dell’azione di prevenzione e di contrasto della criminalità organizzata di stampo mafioso.

Presenti alla cerimonia: Giovanni Ardizzone, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Maria Falcone e Leonardo Guarnotta, rispettivamente Presidente e Segretario Generale della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Leoluca Orlando sindaco di Palermo, Barbara Evola, Assessore comunale alla scuola, Giuseppe Di Chiara, ordinario del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi si Palermo, Vincenzo Militello, ordinario di Diritto Penale presso l’Università degli Studi di Palermo.

“Negli anni ho potuto constatare personalmente -dichiara Maria Falcone– l’importanza delle borse di studio intitolate a Giovanni e Paolo sin dal 1994, per tutti coloro che le hanno ricevute. Anche grazie al contributo della nostra Fondazione, molti di questi laureati hanno potuto partecipare a concorsi e candidature di rilievo prestigioso. Ed oggi, molti di questi giovani beneficiari ricoprono ruoli importanti nel mondo del lavoro e in seno alle istituzioni regionali, nazionali ed internazionali. Ringrazio il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone, per aver mantenuto l’impegno per l’erogazione delle borse di studio.”

Segue un elenco dei vincitori con il titolo dei progetti di ricerca.

Salvina Finazzo: La sottile linea di Discrimen tra il delitto di scambio elettorale politico-mafioso e la contiguità politica alla mafia

Vincenzo Salvago: Il reato di tortura: depotenziamento alla lotta contro la mafia?

Cristina Ingrao : Art.12-Quinquies L. 356/1992 come strumento di contrasto alle forme di occultamento dei patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni di tipo mafioso

Andrea Sciortino: L’Associazione a delinquere di stampo mafioso ex art.416-Bis dal sodalizio tradizionale alle nuove mafie: La nozione di metodo mafioso e il caso “Mafia Capitale”.

Ambra Camilleri: La vita dell’impresa sottoposta a misura di prevenzione alla luce delle disposizioni del codice antimafia

Roberta Patti: Lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso: azioni di contrasto alle condotte agevolatrici del difensore. Prevenzione della “solidarietà anomala” e strumenti di repressione nei casi di illecita difesa.

Marianna Scalici: Il “Nuovo” reato di scambio elettorale politico mafioso: prime applicazioni giurisprudenziali, dibattiti dottrinali ed esigenze politico-criminali

Teresa Accardo: Archeomafie: Nuove frontiere della criminalità organizzata nel settore del patrimonio culturale e strategie di contrasto al fenomeno

Silvia Piccione: Mafia Capitale: il nuovo volto della criminalità organizzata in Italia alla luce dell’inchiesta “Mondo di Mezzo”

Federica Licata: Autoriciclaggio e fenomeni di reimmisione dei beni illeciti nell’economia: forme di tutela e ruolo delle indagini bancarie. La realtà siciliana.

 

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