IL MINISTRO BARCA: “PONTE SULLO STRETTO? MANCA ANCORA LA PRATICA!”, E LA SICILIA RISCHIA DI PERDERE I FONDI EU

 

“Il Governo affronterà la questione del ponte di Messina quando gli arriverà la pratica, che è ancora da istruire: ad oggi manca la valutazione dell’impatto ambientale e c’è la necessità di attendere che gli azionisti valutino il livello di partecipazione finanziaria”. Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca ospite di Lilli Gruber nella trasmissione Otto e Mezzo su La7.

Le dichiarazioni del Ministro non possono che essere registrate quale ennesima prova dell’inutile dispendio di parole e denaro per parlare di un’opera che non c’è.

Intanto il Governo va avanti : Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) nella prima seduta dell’era Monti, ha stanziato 600 milioni di euro per il MOSE, il sistema di dighe mobili idonee a interrompere il flusso alle bocche di porto nella laguna di Venezia, difendendola dalle maree eccezionali contenendo il fenomeno dell’acqua alta.

Quanto ai fondi europei Fas, prevalentemente destinati al Sud Italia per opere infrastrutturali, il ministro Barca ha fatto notare come “sui fondi ci sarà una riunione dopo il 15 dicembre. I ministri Profumo e Passera stanno lavorando su una serie di progetti già approvati dal precedente governo nel periodo di luglio-agosto e stanno verificando con le Regioni se questi rispondono totalmente ai loro interessi. L’idea – ha concluso – è di sbloccare nel mese di gennaio anche questa valvola di finanziamento”.

Sulle ultime dichiarazioni del ministro per la Coesione Territoriale e dopo l’allarme lanciato da Barca, in audizione davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato,  parlando della possibilita’ che, da qui ad un mese, programmi per la Sicilia possano perdere i fondi,  interviene il capogruppo UDC al senato Giampiero D’Alia.

”E’ necessario che il governo regionale e gli uffici competenti si attivino con tutti i mezzi e monitorino attentamente la situazione – ha detto – perche’ la gia’ difficile condizione della Sicilia, non venga ulteriormente aggravata dalla perdita di altri fondi europei”.

”In tempi di crisi e di tagli – chiude D’Alia – e’ impossibile continuare ad accumulare ritardi nell’utilizzo dei fondi comuntari”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it