BONELLI (VERDI) E D’ALIA (UDC) CON LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE: “MONTI, IL PONTE NON S’HA DA FARE”

 

“Il governo Monti chiuda definitivamente la vicenda di un’opera inutile e dannosa per l’ambiente e che, tra l’altro é stata giá bocciata dall’Unione europea, che l’ha esclusa dai dai progetti prioritari nel quadro delle grandi reti transeuropee per il periodo 2014-2020”. Lo dichiara il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che aggiunge: “Con gli 8.5 miliardi di euro del Ponte sullo Stretto, invece, si potrebbero realizzare 90 chilometri di metropolitana o 621 chilometri di rete tranviaria, acquistare 3.273 tram e 23.000 autobus ecologici rivoluzionando il trasporto pubblico nelle nostre cittá e affrontare finalmente il problema dei pendolari che vivono una situazione drammatica”. “Grandi infrastrutture producono solo debito e sperpero di denaro pubblico senza particolari vantaggi sull’occupazione e per i cittadini – conclude Bonelli – cosa aspetta il governo ad archiviare la stagione delle grandi opere inutili per passare alle prioritá che veramente servono ai cittadini?”.

Alle parole di Bonelli si aggiungono quelle del senatore Gianpiero D’Alia, presidente dei senatori dell’Udc e coordinatore regionale siciliano del partito, a margine di un’iniziativa promossa da diverse associazioni ambientaliste oggi in Senato, ha dichiarato: “E’ opportuno che il governo sospenda ogni attività relativa alla realizzazione del Ponte sullo Stretto”.

“Il governo – ha aggiunto D’Alia – deve valutare con attenzione tutti i problemi di natura economico-finanziaria, tecnica e amministrativa che stanno emergendo dall’esame del progetto definitivo. Anche perché in un momento in cui si chiedono robusti sacrifici a tanti italiani è impensabile dare l’assenso a un progetto che vale circa un terzo della manovra che stiamo approvando. Per questo riteniamo doveroso, anche per ragioni di opportunità, riesaminare l’intero iter procedurale di questa “grande opera” che presenta parecchie anomalie”.

Intanto oggi a Roma le associazioni ambientaliste, Fai, Italia Nostra, Legambiente, Man-Associazione mediterranea per la Natura e Wwf, dopo aver inviato il 10 novembre una diffida al ministero dell’Ambiente sul corretto perfezionamento della Valutazione di impatto ambientale hanno presentato  ai media, al governo e ai parlamentari le 245 pagine con i contenuti della diffida sul rispetto della procedura di Valutazione di impatto ambientale  inviata al ministero dell’Ambiente. 

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