FISCO ED EVASIONE: IL LEGHISTA FINOZZI “DOPO CORTINA TOCCHEREBBE A TAORMINA”

 

Guerra tra poveri? No, piuttosto tra ricchi. Dopo il blitz a Cortina, commercianti e politici si scatenano contro Taormina, indicata come ulteriore tappa degli investigatori del Fisco.

“Nulla da dire sul merito del controllo”, aveva  affermato l’assessore comunale al commercio di Cortina, Luca Alfonso, presidente del sindacato commercianti. “Sul metodo c’è molto da dire: un controllo choc su un palcoscenico d’eccezione. Non credo che un’ispezione di questa portata, alla vigilia di capodanno, abbia precedenti in alcuna località turistica d’Italia. E non credo che l’Agenzia per le entrate farà la stessa cosa il 15 agosto a Taormina. È un momento difficile per l’economia anche per noi, ci sono attività e alberghi in vendita, e avere due ispettori nei bar o nei negozi per tutta la giornata è stata una perdita di tempo in un momento di lavoro intenso”.

A fargli da eco oggi il leghista Marino Finozzi, assessore al Turismo del Veneto, che sulle pagine del Giornale di Vicenza dichiara: “I controlli fiscali dovrebbero farli anche a Taormina e non solo a Cortina d’Ampezzo”.

“La lotta all’evasione fiscale va bene – spiega l’assessore– ma dovrebbe essere estesa su scala nazionale e non colpire solo il Veneto”.

Poi il riferimento diretto alla città del Centauro: “La visita a Cortina da parte degli ispettori dell’Agenzia delle Entrate la vedo bene se si tratta di combattere seriamente l’evasione fiscale. Ma la vedo male se si tratta di colpire solo Cortina e solo il Veneto. Potrebbero spingersi anche più a sud. Dove? A Taormina, per esempio, che è anch’essa una prestigiosa e lussuosa località che concentra il turismo internazionale”.

Per l’esponente della Lega lo sguardo del fisco dovrebbe posarsi nelle località turistiche di lusso del meridione. “A Taormina nessun favoritismo”.

Immediata la replica arrivata da Taormina alle dichiarazioni di Finozzi e sull’argomento ha così risposto l’assessore al Turismo della Perla dello Jonio, Italo Mennella.

“A Taormina – spiega Mennella – non abbiamo questo tipo di problemi: siamo tutte persone oneste e da queste parti i controlli non vengono fatti solo a Natale e Capodanno. Le autorità preposte fanno il loro mestiere con assoluta professionalità e per tutti i dodici mesi. Trovo assurda, ingenerosa ma soprattutto inopportuna questa polemica che nasce dal nulla. Non ci risulta che vi siano “due pesi e due misure”. Noi, per altro, non abbiamo mai fatto paragoni con altre realtà turistiche, e non si riesce a comprendere il motivo di queste affermazioni dell’assessore Finozzi, dalle quali sembra quasi che il nostro sia un “paradiso fiscale” o che vi siano situazioni particolari”.

“Non compete a noi  – conclude Mennella – valutare come stiano le cose a Cortina o in qualsiasi altra meta turistica: ci interessa guardare in casa nostra e possiamo affermare con assoluta certezza che, per quanto ci riguarda, non c’è mai stato alcun tipo di favoritismo fiscale su questo territorio”.

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