QUESTA VOLTA “I FITUSI” NON HANNO TROVATO POSTO

Partecipazione spontanea per l’ultimo saluto a Ciccio Curro’. Gremita la chiesa Stella Maris di Minissale. Tanti fiori e tanta bella gente. Fortunatamente mancavano i “ Fitusi”. Per FITUSI identifico i tanti personaggi delle istituzioni politiche, sportive, giornalistiche , ex presidenti del Messina e anche qualche calciatore del passato non lontanissimo di cui Ciccio era stato padre e guida nei loro anni di “pacchia” a Messina.  Mancavano in poche parole quelli della passerella al Celeste o al S.Filippo quando c’è o c’era da raccattare o comprare voti. Giovanni Bonanno del Coni e Aldo Violato della Figc erano le figure che non hanno mancato l’appuntamento con l’ultimo abbraccio ad un amico splendido. Poi belle figure di un passato lontano come i quasi ottantenni portieroni Zappetti e Salerno, entrambi in splendida forma, i classici Franco Polizzo e Franco Ceraolo , l’arcigno Alessi, il filiforme mastino Lo Bosco,  e avvicinandoci ai giorni nostri  Romoletto Rossi, l’unico dei ragazzi di Franco Scoglio che se fosse ancora dei nostri avrebbe costretto  anche oggi i suoi ex allievi a portare il loro saluto a chi tanto ha fatto per loro. Niente e nessuno, solo Romolo che si è tanto innamorato di Messina al punto di scegliere di viverci. Masochista e autolesionista..quasi eroe. Certo piu’ bello vedere i ragazzi di oggi, quelli del Citta’ di Messina e dell’ACR con i loro dirigenti  che hanno provato il senso del dovere verso un uomo da rispettare per quanto poco conosciuto ma molto “respirato” in ogni Angolo degli spogliatoi di oggi. C’era, ma non è notizia, il monumento rimasto del calcio messinese, il dottor Ricciardi, quasi fratello di Ciccio che da Filippo e’ stato curato ed assistito fino all’ultimo respiro. Anche Ricciardi in forma fisica invidiabile. Con lui Nino Leardi, Nicola Trimarchi e altri, tanti amici veri e fedeli di Ciccio Curro’. Vorrei citare anche i miei colleghi della stampa. Loro dovrebbero dare la spinta a trasferire ai piu’ giovani le gesta e le figure nobili del passato, non solo del presente. C’erano Salvatore De Maria,  Sangiorgi, Raffa, Cristian Argurio, Pernice, Pasciuto, Pensavalli, Davide Manzo, Straface, Di Paola, Pippo La Rosa, Rosaria Brancato,  colleghi fotografi come Ballariano, Ciccio Saiya, Roberto Travia, Enrico Di Giacomo e altri di cui non conosco il nome (me ne scuso) tantomeno potevo radiografare tutto e tutti. Sarebbe stato come non interessarsi piu’ di Ciccio Curro’ e pensare a contare le pecorelle presenti e assenti come le comari di paese. Ruolo per me difficilissimo. Ma chi pensavo avesse il dovere di esserci e non c’era  avra’ avuto sicuramente un giusto motivo, poi i movimenti dell’animo non si comandano, specie in queste occasioni estreme ma se non rappresenti solo te stesso, scatta l’obbligo, il dovere di rappresentare fette di società civile e di comunità. Comunque sanno bene “I  FITUSI” che se indispone la loro assenza, la loro presenza diventerebbe insopportabile e maleodorante.  A qualcuno piacerebbe che facessi anche i nomi ma preferisco rinchiuderli sotto un solo tetto con un solo nome “FITUSI”. Mi consola pensare e sapere, conoscendolo benissimo, che al nostro Ciccio tutto questo non sarebbe mai interessato anzi, nonostante morto e chiuso in un nuovo locale ha potuto respirare l’aria pulita che ti viene solo dagli amici fedeli, spontanei e disinteressati. (CICCIO MANZO)

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