LA “CASA” TORNA “SERENA”: 700 MILA EURO POSSON BASTARE

Rientra il “caso”, anche se sui servizi sociali e sul loro futuro quanto accaduto in questi ultimi giorni sembra solo un’anticipazione delle “lacrime” che i cittadini più deboli saranno costretti a versare, vista la necessità di “ritoccare” le spese a carico di palazzo Zanca.

Ma almeno Casa Serena è salva, o per lo meno, è certo che verrà comunque garantita l’assistenza ai 127 anziani ospitati nella struttura che verrà adeguata alle normative previste. Si estrapolerà un progetto di messa a norma, stralciandolo da quello più complessivo già elaborato ed approvato per Casa Serena, in modo di impegnare una somma di circa 700 mila euro a fronte dei 5 milioni e mezzo necessari per gli interi lavori. E’ quanto emerso da un vertice che il commissario straordinario del Comune, Luigi Croce, ha indetto e presieduto stamani a palazzo Zanca con il ragioniere generale Ferdinando Coglitore ed il responsabile della programmazione bilancio entrate, Giovanni Di Leo; il responsabile dell’area coordinamento sociale, Salvatore De Francesco e l’arch. Maria Canale, responsabile del dipartimento manutenzioni ordinaria e straordinaria degli stabili comunali. La ragioneria generale sta verificando il reperimento delle risorse finanziarie che consentiranno di avviare la fase dell’appalto dei lavori di messa a norma, per i quali si valuterà successivamente la possibilità di esecuzione a singoli step, in modo da evitare chiusure della struttura. Nel corso della riunione si è comunque confermato che, in ogni caso, sarà sempre garantita l’assistenza socio-sanitaria, in strutture inscritte all’Albo regionale. A novembre dello scorso anno – come si ricorderà – era stata completata la relazione tecnica illustrativa del progetto definitivo dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento della struttura. Il progetto a luglio del 2010 fu giudicato ammissibile al finanziamento regionale, ma a febbraio scorso, fu comunicato il mancato finanziamento per “carenza di fondi”.

Il complesso edilizio “Casa Serena”, ubicato in via Sciva – Montepiselli, è di proprietà del Comune di Messina che affida la gestione a terzi tramite gara pubblica. Il progetto presentato prevedeva l’esecuzione di tutti i lavori e forniture necessari per l’adeguamento a norma della struttura, al fine di assicurare, alle persone anziane ed alle fasce sociali deboli, servizi socio-assistenziali, socio-sanitari, psico-sociali ed una sistemazione dignitosa in osservanza delle politiche territoriali finalizzate a promuovere la valorizzazione ed il miglioramento delle condizioni di vita degli anziani. L’immobile risale agli anni ’50 ed è stato sottoposto ad episodici interventi di adeguamento e ristrutturazione dalla data di costruzione e mostra i segni del degrado degli impianti e delle attrezzature.

Il progetto per l’accreditamento regionale come struttura socio-sanitaria in grado di fornire un idoneo contributo alla società, ammissibile a finanziamento, rientrava nell’ambito dell’attuazione territoriale dell’asse VI sviluppo urbano sostenibile, per la progettualità del Piano Integrato di Sviluppo Territoriale – coalizione Messina Ionico: Peloritani, terre dei miti e delle bellezze area Ionico Alcantara e del Piano Integrato di Sviluppo Urbano: Messina 2020: reti per la solidarietà, ecologia ed innovazione. Tra i piani di intervento per il PISU di Messina a valere sull’Asse VI – Obiettivo Specifico 6.1. – del PO FESR figuravano proprio i lavori di ristrutturazione ed adeguamento della struttura socio-sanitaria “Casa Serena” – I Stralcio Funzionale, per 5.500.000,00 euro.

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