COMUNE: IL MINISTERO VUOLE CERTEZZE, E SI TORNA A PARLARE DI DISSESTO

 

Distratti dalla campagna elettorale e dall’annunciato arrivo di 40 milioni di euro dal neopresidente Crocetta, che aveva chiuso il 2012 con la speranza di salvare il Comune attraverso un fondo apposito, in queste ore si torna a parlare di dissesto.

Il Ministero dell’Interno ha infatti recapitato a Palazzo Zanca e per conoscenza anche alla Prefettura ed alla sezione regionale della Corte dei Conti una richiesta di istruttoria sulla procedura di riequilibrio finanziario. Una richiesta formale di chiarimenti sul piano pluriennale di riequilibrio, dalla cui approvazione dipende l’erogazione di un fondo di circa 50 milioni di euro.

Il Comune ha adesso 30 giorni di tempo, anche per informare il Ministero sull’effettiva “salute” delle società partecipate per le quali chiede di  conoscere l’esito della verifica sulla situazione delle società partecipate e dei relativi oneri a carico del bilancio, con particolare riferimento alla quantificazione dell’azienda trasporti Atm, nonché l’esito dell’attività di allineamento dei dati contabili con gli organismi partecipati”.

 

Un appello alla chiarezza, in questi giorni, era stato avviato dal movimento Viva Messina Viva, che proprio in ordine al bilancio comunale ha ricordato come ad oggi il consiglio comunale cittadino abbia approvato solo il bilancio di previsione  del 2012, chiedendo che venga sottoscritta una lettera con la quale si chiede il pronunciamento della Corte dei Conti e del Ministero degli Interni prima delle prossime elezioni.

Ma la lettera del Ministero è arrivata prima, e a quanto pare esprime dubbi su diverse questioni, come quella dei debiti quantificati in 120 milioni, quando erano stati censiti in 200.

 

Anche sul fronte dei debiti, il piano non ha convinto pienamente il Ministero, che vuole sapere perché le passività potenziali vengono quantificate in 120 milioni al posto di 200 milioni così come appaiono censite, e di specificare meglio le motivazioni con cui si sostengono le previsioni di entrate da alienazioni immobiliari, e in quanto tempo.

 

Sulla rideterminazione delle tariffe dei servizi a domanda individuale vengono richiesti gli estremi dei relativi atti deliberativi: c’è da capire se inseriranno anche la determina relativa al pagamento degli stalli a carico dei disabili, con la previsioni di quanto andrebbe ad incassare il Comune!

 

 

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