DE GREGORI E I SUOI “GIOIELLI”: NELLO SCRIGNO DEL PALACULTURA ANCHE IL PREZIOSO RICORDO DI LUCIO DALLA

 

Un concerto atteso, anche se i numeri non sono stati quelli da “tutto esaurito”. Francesco De Gregori al Palacultura lo scorso 12 maggio ha aperto il suo scrigno, in un viaggio lungo un percorso musicale che lo trova ancora “Sulla strada”, con un ultimo lavoro discografico che è la ventesima tappa di un cammino ancora ricco di incontri.

Un concerto straordinario per intensità emotiva, una scaletta di assoluto equilibrio dove  i brani di impegno sociale hanno scandito la prima parte, con l’uomo sempre al centro della poetica di De Gregori: una umanità varia, dove l’individuo ricalca nel suo percorso esistenziale, quello universale della storia collettiva, rimanendo protagonista assoluto delle proprie scelte.

La prima ora passa veloce, poi i sei bravissimi musicisti lasciano il palco e la scena è tutta per lui: De Gregori e il suo pianoforte. Un momento di grande poesia, che trova il suo culmine nel brano “Santa Lucia”, quello preferito dall’amico di sempre, Lucio Dalla, che come per incanto aleggia nel grande teatro, fischiettando in lontananza. E’ un applauso scrosciante e commosso, un omaggio del pubblico che in piedi si unisce al ricordo di De Gregori, che con le braccia alzate raggiunge il limite del palco per congiungersi all’abbraccio collettivo.

Il concerto segue con molti dei brani antologici della musica italiana firmata De Gregori, in un susseguirsi di rimandi tra ciò che eravamo e quello che siamo, e forse pensare che “se dovessi rinascere ancora preferirei non rinascere qua”.

Le parole d’amore risuonano, con nuovi arrangiamenti e l’immancabile fisarmonica a bocca. Un’altra ora passa come d’incanto. L’applauso del pubblico pagante sottolinea che il volo è compiuto, ma non è ancora tempo di alzare le luci. Così De Gregori rientra al richiamo e stupisce tutti con una inattesa versione di I can’t help falling in love di Elvis Presley: la gente  ha già lasciato le poltrone, ed è festa sotto il palco. Ma le luci non sono quelle degli accendini di un tempo: ci sono cellulari e Ipod a fermare un ricordo, a “rubare” un segno della propria presenza in una serata indimenticabile.

“Rimmel Rimmel” qualcuno chiede a gran voce. Francesco li accontenta, “suonerà finchè lo vuoi sentire non ti deluderà”. (PAL.MA.)

Il video di “sulla strada” è stato realizzato da Euphonya Managment, organizzatore del concerto. Foto Samuel Tuzza.

Qui la fotogallery: http://www.euphonyamanagement.com/galleria/francesco-de-gregori/  

 

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