L’ISTITUTO ARTISTICO BASILE APRE AI MAKERS, UN NUOVO MODO DI CONIUGARE CREATIVITÀ E IMPRESA

La stampante 3d in azione mentre sta creando un Tisky Tosky

Il Fablab di Palermo (nelle persone di Demetrio Siragusa, Michele e Marcella Pizzuto) ha incontrato gli studenti dell’Istituto artistico Basile per una giornata dimostrativa sulla stampante 3d. Tutto chiaro, no? Ok, facciamo un passo indietro.

 

Cosa è un fablab ce lo dice wikipedia:

 

Un fab lab (dall’inglese fabrication laboratory) è una piccola officina che offre servizi personalizzati di fabbricazione digitale.

 

Un fab lab è generalmente dotato di una serie di strumenti computerizzati in grado di realizzare, in maniera flessibile e semi-automatica, un’ampia gamma di oggetti. Tra questi vi sono prodotti tecnologici generalmente considerati di appannaggio esclusivo della produzione di massa.

 

Ecco, questo laboratorio che è in realtà un vero e proprio movimento culturale (c’è dietro tutta l’etica hacker e quella open source, ma non voglio confondervi di più le idee), ha iniziato a girare per le scuole della Sicilia per mostrare agli studenti come sta cambiando il mondo dell’artigianato e dell’industria. Lo mostra, portandosi dietro gli strumenti di cui è dotato, come ad esempio la stampante 3d, un oggetto che è in grado di creare altri oggetti, semplicemente partendo da un file. Come ha detto Michele Pizzuto, vice presidente del FabLab «la stampante 3d si pone un passo indietro rispetto al mondo dell’industria e un passo avanti rispetto a quello dell’artigianato», perché a un prezzo irrisorio (si calcola che nel giro di pochi anni il prezzo per questo genere di stampanti arrivi sotto i 300 euro) ogni famiglia avrà la possibilità di potersi stampare ciò che vuole se è in grado di programmare, altrimenti può semplicemente scaricare il progetto da internet e stamparlo. Questo è stato certamente uno dei motivi che ha suggerito alla preside dell’istituto artistico Basile, la prof.ssa Pucci Prestipino, di invitare i ragazzi del Fablab per questa giornata di dimostrazione.

 

Giornata che è stata anche l’occasione per presentare il Tisky Tosky, l’oggetto che il Fablab di Palermo produce e vende per sostenersi e che in ottica open source, chiunque lo acquisti è libero di modificare e usare come meglio crede.

 

Rimanere in contatto con il Fablab è molto semplice, basta mettere un “mi piace” nella loro pagina fb oppure collegarsi al sito ufficiale fablabpalermo.org

 

@fabbiobbruno

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