LEICA PHOTOGRAPHERS AWARD 2013: IL MESSINESE PAOLO GALLETTA TRA I PRIMI CENTO

La gara non è ancora finita, ma è già un riconoscimento prestigioso per il messinese Paolo Galletta, fotografo professionista, selezionato tra i primi cento autori in gara per il  LEICA PHOTOGRAPHERS AWARD 2013.  Il concorso è stato pensato per premiare progetti fotografici strutturati e articolati, non singole opere. La prima giuria ha selezionato i primi 100 tra i 1711 lavori ammessi  tra cui quello di Paolo Galletta, intitolato “Ferentari – is not Bucharest”. Si tratta di otto scatti realizzati a Ferentari, un quartiere-ghetto dove rom e romeni vivono in condizioni di estremo degrado, nei palazzoni-dormitorio che furono degli operai della dittatura di Ceauseascu.

“Il ghetto – ricorda Galletta nella presentazione del suo lavoro – si trova nella periferia sud di Bucarest ed è zona off limits per chi non vi è cresciuto, ma in via eccezionale per questo lavoro le famiglie ci hanno accolto generosamente in casa propria, appartamenti di una sola stanza, senza acqua, spesso senza luce. Quello che stupisce di Ferentari è il senso di normalità, una normalità molto diversa da quella che siamo abituati a vivere nella più difficile delle nostre giornate”.

Da domani la giuria formata da Lorenza Bravetta, Alice Gabriner e Alessia Glaviano li scrutinerà e voterà tutti per scegliere i 10 finalisti che raggiungeranno Lucca per partecipare all’evento finale  il 23 novembre 2013. Nel contesto del Photolux Festival, ognuno di loro avrà a disposizione una sessione di 20 minuti per presentare alla giuria, lì riunita, il proprio lavoro, argomentandolo, e mostrando altre foto dello stesso progetto in aggiunta alle 8 inviate in precedenza.

Le 8 fotografie del vincitore, cui dovranno essere aggiunte altre 22 foto facenti parte del medesimo progetto, verranno esposte a Lucca nel corso del festival Photolux 2014, e verranno pubblicate nel catalogo della mostra, in forma di libro di circa 64 pagine, tirato in 500 copie.

L’augurio per Galletta è che, dopo questo primo riconoscimento, il suo lavoro trovi posto nel Pantheon dei fotografi che sanno ancora raccontare la realtà per immagini, con sensibilità e arte.

 

 

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