NO ALLA PENA DI MORTE: IL SINDACO DI SANTO STEFANO DI CAMASTRA PRONTO AD ACCOGLIERE ANTHONY FARINA

In Europa il suo caso è stato seguito sin dall’inizio da Nessuno tocchi Caino, Reprieve e dalla Comunità di Sant’Egidio: grazie anche alla paziente e metodica opera delle tre associazioni al giovane – la cui famiglia proviene da S. Stefano di Camastra, paese in provincia di Messina – era stata riconosciuta la cittadinanza italiana il 2 novembre 2012 dal Ministero degli Esteri.

Anthony Farina, la cui famiglia è originaria di Santo Stefano di Camastra (Messina) aveva 18 anni nel 1992 quando, insieme al fratello sedicenne Jeffrey, rapinò un fast food a Daytona Beach, in Florida. Il fratello sparò e uccise una dipendente, ma essendo minorenne all’epoca dei fatti la sua pena è stata tramutata in ergastolo, con la possibilità di ottenere la libertà condizionata dopo 25 anni. Anthony, invece, pur non avendo materialmente commesso l’omicidio, si è ritrovato condannato alla pena capitale dopo un processo in cui il pubblico ministero, invocando la Bibbia, si era proclamato “agente di Dio”.

Oggi a lanciare un accorato appello è il sindaco di Santo Stefano di Camastra Francesco Re, pronto ad ospitare in città Anthony e suo fratello Jeffrey, con prospettive di reinserimento anche lavorativo. “Siamo convinti, con il parroco della città e la comunità, che questa sia la strada giusta per salvare la vita del ragazzo siculo-americano – spiega -, figlio di genitori originari di Santo Stefano di Camastra”.

Re afferma che numerosi concittadini sono disposti ad accogliere il giovane Anthony ed offrirgli l’opportunità di una seconda chance: “del resto, si tratta di un ragazzo che potrebbe morire per l’errore più grande della sua vita commesso a soli 18 anni”.

“Anthony Farina ha solo preso parte a un fatto di sangue – conclude il primo cittadino di Santo Stefano -, che lui non abbia commesso l’omicidio è una verità sacrosanta. La sua pena non può essere commutata perché all’epoca aveva già 18 anni”. L’appello si unisce alla richiesta di grazia presentata da Amnesty International, l’associazione Nessuno Tocchi Caino, la Comunità di Sant’Egidio, l’associazione britannica Reprieve e la Northwestern University dell’Illinois.

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