ARCI SANKARA SUL PALANEBIOLO: “AVEVAMO DENUNCIATO CASI DI TUBERCOLOSI, NESSUNO CI HA ASCOLTATO, NEMMENO IL SINDACO”

Interviene con un comunicato il Circolo Arci Sankara di Messina che segue fin dall’inizio le sorti dei richiedenti asilo ospitati al Palanebiolo, chiedendo con forza la chiusura della tendopoli che, nonostante appelli da più parti (compreso il mondo accademico e la V circoscrizione) e l’annuncio del possibile utilizzo della caserma di Bisconte, resta il “non-luogo” dell’accoglienza.

Il comunicato riguarda la notizia che ad alcuni richiedenti asilo provenienti dal Pala Nebiolo sarebbero state diagnosticate malattie infettive. “E’ questa è una notizia che non ci sorprende poiché  testimonianze dirette ci hanno  attestato casi di tubercolosi in atto – si legge nella nota – Questa notizia conferma tardivamente quanto da noi denunciato fin dall’istituzione della struttura temporanea per richiedenti asilo denominata Pala Nebiolo. Le condizioni di promiscuità in cui i richiedenti asilo sono stati costretti a vivere, l’insalubrità dei luoghi, la carenza di servizi igienici adeguati hanno fatto del Pala Nebiolo e della successiva Tendopoli un luogo malsano, come peraltro precedentemente da noi denunciato in sede di consiglio territoriale per l’immigrazione,  attraverso le relazioni mediche da noi presentate e consegnate al Prefetto Vicario e al Sindaco. In particolare, si faceva riferimento alla presenza diffusa di bronchiti, stati febbrili,  casi di scabbia. Secondo quanto riportato nelle linee guida del Ministero della Salute (documento operativo, rivolto agli operatori sanitari e ai responsabili delle strutture di accoglienza per gli immigrati provenienti dal Nord Africa, per la sorveglianza e la gestione di eventuali casi di malattie infettive) si pone l’esigenza di sorvegliare e segnalare eventi sintomatologici quali infezioni respiratorie con febbre, gastroenteriti, malattie febbrili con rash cutaneo. Il DM del 15/12/90 Sistema informativo delle malattie infettive e diffusive e s.m.i. segnala la necessità di sorveglianza sindromica che non sostituisce, tuttavia, la notifica obbligatoria di malattia infettiva.

L’assenza di uno screening sintomatologico e di una profilassi adeguata e tempestiva, unitamente alle condizioni inumane e degradanti dell’esistenza all’interno della palestra prima, e della tendopoli poi, hanno messo in pericolo l’intera cittadinanza e generato tra i richiedenti asilo continui stati di ansia e di paura per la possibile diffusione di malattie infettive.

Ancora una volta ribadiamo che tutte le istituzioni sono colpevoli e complici di gravi omissioni e di aver giocato incoscientemente sulla vita e sulla salute dei migranti e dei cittadini.

Il Ministero degli Interni e la Prefettura sono colpevoli di perpetuare politiche sicuritarie e concentrazionarie che producono spazi semi-detentivi in cui centinaia di persone vengono ammassate con le prevedibili e, puntualmente verificatesi,  ripercussioni sanitarie e violazioni dei diritti umani; di non aver vigilato sul rispetto della convenzione tra Prefettura ed Ente gestore in materia di sanità.

L’Ente gestore che, in quella fase coincideva con la Croce Rossa, è colpevole di aver fornito un’assistenza sanitaria inadeguata malgrado la sua naturale vocazione e competenza in campo medico- sanitario. Ugualmente colpevole è l’attuale ente gestore per aver riproposto inefficienze e omissioni in materia di assistenza sanitaria e profilassi epidemiologica”.

I rappresentanti di ArciSamkara non risparmiano dalle accuse nemmeno l’amministrazione: “Il Sindaco è colpevole di non essersi servito dei suoi poteri di massima autorità sanitaria al fine di emanare un’ordinanza di chiusura del Pala Nebiolo per ragioni igienico-sanitarie, ignorando i nostri  appelli”.

A supportare le  denunce del circolo arci, la deputata regionale del M5S Valentina Zafarana che  ha presentato un’interrogazione parlamentare all’ARS al fine di segnalare l’omissione di controlli epidemiologici adeguati sui migranti arrivati sulle coste siciliane”.

 

 

 

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