CASO GENOVESE: SCONTRO IN AULA TRA M5S E PD, ANCORA UN RINVIO

Con 254 voti di differenza la Camera ha approvato di proseguire la seduta nel cui ordine del giorno, al secondo punto,  è stato inserito  il voto sulla richiesta d’arresto del deputato genovese, solo dopo la conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari che dovranno decidere sulla calendarizzazione di un decreto sull’expo di Milano.

Resta vano l’ennesimo tentativo del M5S che con Nuti aveva ribadito ” non siamo qui per condannare, per la riunione sulla calendarizzazione abbiamo tempo fino al 27 maggio, perchè rinviare il voto su Genovese? guardatevi allo specchio!”

All’intervento dei grillini risponde in Aula Roberto Speranza, capogruppo del Pd: “Su Genovese voteremo a favore dell’arresto come abbiamo fatto in giunta e chiederemo il voto palese, ma qui qualcuno ha bisogno di agitare uno scalpo. Noi questo non lo permetteremo” – ha dichiarato  – “Qualcuno – sostiene Speranza – ha bisogno di agitare uno scalpo in campagna elettorale. Qualcuno vuole un trofeo da esibire. Noi questo non lo permetteremo. La legalità e la giustizia sono tutta un’altra cosa. Voteremo sull’autorizzazione all’arresto dopo i decreti”.

“Se Speranza vuole votare sull’arresto di Genovese dopo le elezioni noi siamo d’accordo, ma lo chieda a testa alta in questa Aula”. Lo ha detto il capogruppo di Fi Renato Brunetta ricordando: “noi siamo stati sempre garantisti, il Pd spesso non lo è stato”.

“Noi siamo coerenti. Riteniamo sia utile un rinvio sul caso Genovese. Tuttavia qualcun altro in passato lo scalpo lo ha esposto eccome”. Lo ha detto nell’Aula della Camera la presidente dei deputati di Ncd Nunzia De Girolamo con un intervento polemico nei confronti del Pd.

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