FARE IL PASSAPORTO? E’ UN SALASSO, D’ORA IN POI COSTERA’ 116 EURO

Fare il passaporto, d’ora in avanti, costerà ben 116 euro. Alla faccia della semplificazione e del bonus Irpef. Ovvero di quegli 80 euro mensili che Matteo Renzi e il suo governo hanno elargito a tutti i lavoratori dipendenti, spalmando il relativo costo sulle spalle del resto degli italiani. Con una nuova legge entrata in vigore lo scorso 24 giugno, infatti, è stato introdotto un contributo amministrativo di 73,50 euro per il rilascio del passaporto.

Così, da ieri, per avere il passaporto, prima di presentarsi con la documentazione all’ufficio competente, occorre aver versato un contributo amministrativo di 73,50 euro sotto forma di contrassegno telematico acquistabile in una rivendita di valori bollati. Oltre a dover sostenere il costo del libretto di 42,50 euro. In totale, 116 euro.

Contestualmente è abolita la tassa di rilascio e quella annuale del passaporto ordinario. Quindi, chi ha già un passaporto in corso di validità e deve andare all’estero non deve pagare la tassa annuale.

Per capire se occorre pagare l’integrazione si deve tener conto della data di rilascio sul passaporto. Pertanto, se la data è antecedente al 24 giugno 2014 va bene il vecchio importo di 40,29 euro. Se invece la data è dal 24 giugno, in poi si dovrà corrispondere un’integrazione di 33,21 attraverso il contrassegno telematico da consegnare all’ufficio che rilascia il passaporto.

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