ORDINANZA NO TIR, SINDACATI CON ACCORINTI. UIL IRONIZZA: COSTRUISCA PONTE. UGL: STRATEGA. MA APRA SUBITO TREMESTIERI

A distanza di cinque giorni dalla formulazione dell’atto di indirizzo dell’ordinanza “No tir”, il Comune di Messina sta elaborando il provvedimento definitivo che implica la definizione delle fasce orarie e qualche eventuale variazione in corso d’opera, visti la delicatezza del divieto di transito sulle strade cittadine e gli interessi economici in gioco. Le vie soggette al documento di indirizzo politico (Corso V. Emanuele II, Via Campo delle Vettovaglie e Via La farina fino all’incrocio viale Europa) vanno a toccare le corde di tutte le compagnie di navigazione operanti sul territorio, esclusa la Meridiano Lines che copre la tratta Tremestieri-Reggio Calabria. A dispetto delle polemiche mediatiche tra l’Amministrazione e Caronte&Tourist, Bluferries risulterebbe paradossalmente quella più danneggiata fruendo del Porto centrale. Ricordiamo che il ramo di Rfi registra il 20% del traffico marittimo contro il 75% del gruppo Franza.

Abbiamo raccolto le opinioni delle parti sociali che rappresentano l’aspetto occupazionale della vicenda. La Cgil resta ad osservare le prossime mosse di palazzo Zanca ovvero la determina del dirigente Mario Pizzino. “Da qui – afferma il segretario generale Cgil Messina Lillo Oceano – si potrà capire come agire con la categoria. L’atto di indirizzo così come redatto non sembra completo. E’ incongruente. Preferiamo esprimerci con i dati ufficiali. Il resto porterebbe solo a congetture che andrebbero discusse per vie legali, riferendoci ad eventuali ricorsi degli armatori”.

Reportage approdo terminal tremestieri  (35)
Terminal Tremestieri

La Cisl è stata molto limpida sul problema Cartour. Secondo la sigla sindacale, bisogna abolire la servitù delle merci che viaggiano sui camion a livello regionale e nazionale. Per questo, il segretario generale Tonino Genovese già qualche settimana fa: “Non ci sono tir buoni o cattivi. Sono tutti cattivi”. Dunque il responsabile Cisl Messina oggi è ancora più duro: “Auguro all’Amministrazione di trasformare l’ordinanza in esecutiva al più presto, di non lasciare atti parziali solo presupponendo che apra Tremestieri. Secondo me, il Porto della zona sud non verrà terminato in tempo. Da tre anni, ci facciamo prendere in giro. Non si possono alzare adesso barricate sull’Autorità Portuale. Avremmo dovuto farlo in passato. Sappiamo che una riparazione del porto non può protrarsi con un’emergenza traffico in atto quindi c’è stata troppa tolleranza senza che il problema sia stato sistemato. Se non si interviene sul Governo siciliano e centrale, tutta questa azione rischia di essere dimostrativa, senza contare le ricadute su Messina e la nostra Regione. Il ricatto occupazionale è un ricatto vecchio. Un’impresa deve coordinarsi con il territorio. Non ci può essere da parte del Comune una posizione di retroguardia, sotto il profilo occupazionale”.
“E’ vero che il gruppo Franza ha dato lavoro a 150 marittimi ma nessuno di questi rischierebbe il posto se la stessa Cartour venisse dirottata al Secondo Molo di Tremestieri. Siamo in linea con la decisione del Sindaco ma le società di navigazione non possono interrompere le loro mission commerciali. Se non bastano i porti di questa città, Accorinti costruisca il ponte. Si tolga la maglietta No Ponte che, forse, non usa più e riprenda il progetto”. Così la Uiltrasporti attraverso il segretario provinciale, Silvio Lasagni, commenta e ironizza l’atto di indirizzo predisposto dal Primo cittadino e dalla sua Giunta.
Per completare il porto di Tremestieri, secondo gli esperti, basta il livellamento del muraglione della seconda invasatura e l’intervento di una draga per il fondale di tutto il bacino. A questo punto, ci si chiede quali siano i motivi dei continui rinvii: una volta dopo le festività di Natale, un’altra volta prima di quelle pasquali. Ed ora la prima settimana di agosto.

traghetti-bluferries-quimessina“Il Sindaco è stato uno stratega – evidenzia il segretario provinciale del settore Mare Ugl, Pippo Tesoriero -. Questa è una battaglia attaccabile da una certa prospettiva perché l’Amministrazione dovrebbe porre un’alternativa prima di impedire il traffico dei tir su strada e quindi il commercio delle Società. Rfi non arriva per ora a Tremestieri. Mentre a Franza resta anche la Rada S. Francesco. L’impresa ha installato pali e micropali e deve realizzare un lavoro della durata di pochi giorni. Non c’è una forza lavoro che indichi la volontà e l’urgenza di quest’opera. La palificazione era stata interrotta perché si era verificato il rinvenimento di rocce anziché sabbia. A tutt’oggi, gli operai che effettivamente lavorano nei luoghi sembrano pochi. In funzione delle maestranze impiegate l’Ugl dubita che le consegne descritte dall’Authority possano essere rispettate. Il Sindaco dovrebbe prendersi cura dei lavori di Tremestieri mandando dei tecnici che controllino. Altrimenti, non si farà altro che allungare i tempi previsti”.

A sollevare queste perplessità e a rincarare la dose ci pensa l’OR.S.A. trasporti con il suo segretario provinciale Michele Barresi: “Noi siamo favorevoli ad un’ordinanza che elimini i mezzi pesanti dal centro città ma questa che è stata anticipata non include la Rada San Francesco. Chiediamo che il traffico dei tir non raggiunga più la Rada e che si risolva il problema alla radice. Questo provvedimento non schioda assolutamente il business della Caronte&Tourist perché inibisce solo i 40 camion del Molo Norimberga. Anzi alimenta una concorrenza sleale perché penalizzerebbe la Bluferries che di fatto non potrebbe più lavorare nelle ore diurne. Corriamo dunque ad aprire Tremestieri. Così nessuno avrà più l’alibi di demandare le operazioni di completamento. L’ordinanza deve essere modulata in base alle scadenze dettate dall’Autorità Portuale e dal suo Comitato. Questo organo non rappresenta la città anche se al suo interno compare il Comune. A dimostrarlo il vertice fatto dal Prefetto dove i componenti invitati hanno preso le parti dell’armatore privato. Bisogna vigilare sulla data dell’1 agosto che dovrebbe essere l’ultimo rinvio indicato dal direttore generale Di Sarcina. Dopo occorrerà intervenire sui responsabili che hanno convinto il Sindaco a sottostare a questi temporeggiamenti, durati sette mesi”.(@MARCELLA RUGGERI)

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