IMPOSTA UNICA COMUNALE. ZUCCARELLO: “CONSIGLIO COMUNALE NON L’HA VOLUTA RIDURRE”

Presentati emendamenti riguardanti agevolazioni nell’ambito dell’Imposta Unica Comunale, predisposti dal Consigliere Santi Zuccarello  in soluzione di continuità con il lavoro intrapreso già lo scorso anno per la Tares. Ma ancora una volta l’aula consiliare si esprime con voto contrario perdendo così, a detta dell’avvocato Alessandra Calafiore (coordinatrice dell’Associazione dei Consumatori), un’ulteriore opportunità.

Se è vero che la nuova imposta, la cosiddetta Iuc, comprendente Imu, Tari e Tasi proviene da una normativa statale, ai Comuni è comunque data la facoltà di intervenire, anche in modo significativo, provvedendo in taluni casi a riduzioni dell’aliquota e agevolazioni. È questo lo spirito degli emendamenti presentati in Consiglio da Zuccarello e riportanti anche la firma del consigliere Donatella Sindoni, volti a migliorare alcune situazioni critiche interne al documento.

I punti salienti riguardano il caso del mancato svolgimento del servizio, previsto dall’articolo 35 del regolamento, che consente al cittadino di pagare solo il 20% della misura massima del tributo. “Queste sono state le condizioni su cui ci eravamo tanto battuti – spiega l’avvocato Calafiore – ma abbiamo voluto aggiungere un secondo comma che prevedeva una serie di ipotesi con una riduzione del 40% sul pagamento del tributo nel momento in cui il servizio si fosse dimostrato inesistente”.

È evidente che le condizioni di un servizio carente, quale quello attuale è sia a causa delle operazioni di raccolta mancanti di regolarità che alla natura stessa dei nuovi cassonetti, insufficienti nel numero e nelle dimensioni e pertanto incompatibili con gli autocompattatori in uso, non lascerebbe alternative: attività inadeguata, tassa scontata.

Tuttavia la proposta non ha superato il banco di prova e, nonostante abbia ricevuto il favore di qualcuno, è stata impietosamente bocciata.

Si dice rammaricato Zuccarello, causa l’assenza del Partito democratico che “dovrebbe essere presente e compatto”. Espressosi con l’astensione sulla delibera della Iuc, di comune accordo con la collega Sindoni, è deciso a votare contro la Tari quando arriverà il momento. Al di là dell’insuccesso delle proposte, il consigliere reputa che il piano di servizio relativo alla tassa sui rifiuti sia inadeguato, dato al quale si aggiunge la polemica inerente alle spese, comprendenti cene e viaggi, effettuate dal commissario liquidatore, Alessio Ciacci: “Ho chiesto al nostro liquidatore di farmi conoscere le sue spese perché ritengo che i cittadini non debbano pagarle all’interno della nuova imposta”. (LAURA MANTI)

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