Si fingono badanti, narcotizzano anziano e lo derubano. Arrestate

Ci sono volute un anno di indagini per giungere all’arresto di due romene che lo scorso 7 luglio 2013 hanno narcotizzato un anziano svaligiandogli la casa in tutta tranquillità. In manette, nel corso dell’operazione denomita, per l’appunto “Valium”,   Zsuzsanna  Pap Iren di 40 anni e Samanta Tanasa di 20,  identificate dai carabinieri della Stazione di Graniti, il paese della provincia di Messina dove si sono svolti i fatti.

A denunciare l’episodio, l’anziana vittima. Un ottantatreenne, G.G., che si era presentato ai Carabinieri di Graniti denunciando il  furto patito ad opera di due donne di nazionalità rumena, conosciute nei giorni precedenti a Catania.  Le due straniere, si erano proposte all’ignara vittima come badanti, riuscendo ad accattivarsi le simpatie dell’anziano signore così da essere ospitate in casa sua.

Così le due complici, in esecuzione di un ben pianificato disegno criminoso, durante la cena erano riuscite a somministrare un sedativo alla vittima, tanto da indurlo in un sonno profondo che ha consentito alle provette ladre di agire indisturbate, razziando i monili, il danaro e la carta bancomat in uso alla vittima.

Gli accertamenti urgenti effettuati sui luoghi dal personale del comando Arma di Graniti,hanno consentito  di rinvenire nella casa dell’anziano un bicchiere dal quale egli stesso aveva bevuto e che,  come risultato dalle  analisi di laboratorio eseguite dal personale del R.I.S.  di Messina presentava tracce di benzodiazepine, principi attivi di alcuni noti psicofarmaci ad alto potere sedativo/anestetico che se somministrati in piccole dosi possono produrre torpore immediato e sonnolenza ma che in dosi massicce e in un quadro clinico alterato possono diventare finanche letali.

Immediate ricerche attuate con ogni mezzo investigativo hanno consentito di localizzare nei territori di Acireale e Catania indebiti prelievi di contante attraverso l’utilizzo della carta bancomat appena depredata. Lo sviluppo dei tabulati telefonici ha fornito le prime certezze investigative. Dopo circa un anno di indagini, Samanta Tanasa, di anni 20, è stata  definitivamente localizzata a Catania.

Il magistrato  a fronte del preciso quadro accusatorio formulato, ha emesso un provvedimento restrittivo di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Il 6 di agosto i Carabinieri di Graniti si erano recati  a Catania per eseguire  il primo arresto di questa complessa vicenda.  La donna, accusata di rapina e furto aggravati in concorso con altra complice a quel momento ancora non identificata, era stata ristretta nella propria abitazione a Catania.

I militari hanno continuato  però silenziosamente la loro attività tesa alla identificazione della complice, fino ad  individuare in Zsuzsanna  Pap Iren la possibile correa. Anche i tratti somatici e le caratteristiche descritte dalla vittima di fatto orientavano in tal senso le indagini. Una volta raccolti palesi elementi probatori a carico della seconda donna, ultimati gli approfondimenti disposti dall’A.G. inquirente, si raggiungeva una visione oramai completa del reato e dei suoi artefici. Zsuzsanna Pap Iren , romena di anni 40 ritenuta colpevole in concorso con la connazionale delle medesime fattispecie di reato, la settimana scorsa è stata raggiunta da analogo provvedimento e ristretta agli arresti domiciliari.

Grazie all’impegno ed alla dedizione dei militari di Graniti, coordinati dall’Autorità Giudiziaria, si conclude la fase investigativa di questo grave episodio delittuoso. Le colpevoli assicurate alla giustizia adesso attendono il processo.

 

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