Servizi sociali. Sollevazione trasversale in Consiglio, 21 diffidano Giunta: “Trovare risorse per prossimi 3 anni”

Consiglio comunale

Un’autentica sollevazione “consiliare” e trasversale, quella di oggi a palazzo Zanca, con 21 esponenti su 40 del civico consesso, provenienti da tutti gli schieramenti politici, in pressing sulla Giunta del Comune di Messina affinché reperisca le risorse utili a garantire lo svolgimento dei servizi sociali fino alla fine dell’anno, oltre a un’adeguata programmazione a medio-lungo termine.

In una lettera rivolta al sindaco, Renato Accorinti, e agli assessori al ramo, Nino Mantineo, e al Bilancio, Guido Signorino, i consiglieri li invitano e diffidano, allo stesso tempo, “a formulare urgentemente al ragioniere generale precisi indirizzi e determinazioni per applicare storni di bilancio nelle more dell’adozione del bilancio di previsione 2014 reperendo 1 milione 600mila euro per arrivare a fine dicembre e ciò al fine di garantire la continuità dei servizi senza interrompere l’attività posta in essere in favore di anziani e portatori di handicap”.

La diffida è anche “a predisporre urgentemente l’avvio delle nuove procedure di gara su base triennale sulla scorta dell’adottando bilancio pluriennale 2014-2016”.

Il Consiglio comunale si farà “garante dell’impegno finanziario triennale allorché l’assessore competente presenterà alla sesta commissione consiliare uno schema articolato relativo ai Servizi da mettere a bando per 3 anni e gli importi da impegnare nel bilancio pluriennale”. “Questo – proseguono – per evitare lo stillicidio di continue proroghe che non danno all’utenza la garanzia della stabilità di un servizio essenziale per le fasce più deboli della popolazione”.

Il documento è sottoscritto dalla stessa presidente della sesta commissione, Donatella Sindoni, insieme a Daniela Faranda, Giuseppe Santalco, Santi Sorrenti, Carlo Cantali, Giovanna Crifò, Elvira Amata, Mario Rizzo, Nina Lo Presti, Angelo Burrascano, Claudio Cardile, Francesco Pagano, Rita La Paglia, Paolo David, Nino Carreri, Francesco Mondello, Maria Perrone, Pio Amodeo, Piero Adamo, Carlo Abbate e Nicola Cucinotta.

La forte e coesa presa di posizione fa seguito, tra l’altro, al presidio in Comune da parte dei lavoratori iscritti alla Cgil, alle rimostranze dei presidenti dei comitati di gestione di tre asili comunali. I consiglieri denunciano “il grave stato di crisi dei servizi sociali che, nel corso dell’anno, l’Amministrazione comunale ha gestito solo in regime di proroga, senza avviare le gare pluriennali più volte sbandierate”. Ricordano anche che “il prossimo 15 novembre scadranno alcuni servizi, mentre altri come i Cag e gli asili nido hanno come ultima data rispettivamente quella del 30 novembre e del 15 dicembre”. “I servizi che si interromperanno – rendono noto – saranno in parte obbligatori per legge, in parte essenziali così come dichiarato dalla stessa Giunta”.

Gli scriventi tornano sulla decisione di distogliere i 2 milioni di euro inizialmente stanziati dall’esecutivo attraverso i proventi della Tasi: “A prescindere dalla circostanza che non era possibile farlo, ma anche se lo fosse stato, l’importo di 2 milioni di euro non si sarebbe potuto utilizzare per i servizi in scadenza il 30 novembre ed il 15 dicembre perché ancora ad oggi la Giunta Accorinti non ha approvato il bilancio preventivo 2014”.

La presa di posizione della maggioranza assoluta del Consiglio – si legge infine – nasce pure dalle “sollecitazioni della presidenza della sesta commissione e dagli uffici competenti, considerato che l’assessore Mantineo ha dichiarato che allo stato non sussistono i presupposti per rinnovare i servizi in scadenza al 15 novembre”.

L’altro ieri, 4 novembre, Cittadinanzattiva ha proposto ad assessori, consiglieri e dirigenti di palazzo Zanca di rinunciare alle rispettive indennità fino al completamento della somma mancante. Finora, nessun riscontro.

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