Parte “Atto Unico” con “Asini Tutti”, il teatro-canzone che intreccia la microstoria con la macrostoria e la grande tradizione cantautorale italiana

Buona la prima per “Atto Unico”, che si è aperto con lo spettacolo “Asini Tutti” (QA produzioni), ideato da Vincenzo Quadarella, con Filippo La Marca (pianoforte e tastiere), Daniele Testa (viola e violino), Vincenzo Quadarella (cantante e voce narrante), Loredana Bruno e Oreste De Pasquale (voci recitanti), per un coordinamento artistico e direzione della messinscena di Auretta Sterrantino e con le scene e i costumi di Valeria Mendolia.

Su una scenografia “lunare”, lo spettacolo ha l’obiettivo di raccontare le storie di “asini”, personaggi che, per la loro ostinatezza e caparbietà nelle loro ferme scelte, hanno condizionato le sorti storiche del resto del mondo, in un perfetto intreccio tra microstoria e macrostoria. Da i giovani della “rosa bianca”, che hanno pagato con la vita il loro credo antinazista, ad Arturo Toscanini, fino a Rosa Parks, la donna nera che si ostinò a non cedere il suo posto su un autobus ad un bianco, Oriana Fallaci e Ferruccio De Bortoli, nelle loro opposte interpretazioni sull’attentato alle Torri Gemelle dell’11/09/2001, si è succeduta una carrellata di testardi, che hanno influenzato il mondo con la loro ribellione ed indignazione.

I testi impegnati, che invitano ad interrogarsi in maniera critica alle dinamiche storiche del presente, sono stati sapientemente e magistralmente intessuti con i più grandi brani del cantautorato italiano: Gaber, Battiato, fino alla straordinaria esecuzione di Preghiera in Gennaio di De Andrè, ma anche brani inediti molto intensi, come Cupe vampe, incentrato sul rogo dei libri di ebrei e marxisti a OpernPlatz nel maggio del 1933, per ordine del ministro della propaganda nazista Goebbels, e Vuoto, la triste illusione di un ebreo che, non credendo di fare il “viaggio della morte”, spera di ritornare come eroe nazionale.

La voce narrante di Vincenzo Quadarella è improvvisata e tale scelta segue due motivi: “Non essendo un attore, – spiega l’ideatore di “Asini Tutti” – non ho la preparazione tecnica per poter affrontare il palco con schematicità e precisione. So narrare, ma a modo mio. Credo però di avere buone capacità comunicative e solo su quelle posso fare affidamento sul palco”. Ed in effetti non manca la straordinaria capacità di catturare l’attenzione con il pubblico e stabilire con esso un legame non indifferente. Una capacità comunicativa che ha alla base una grande intesa musicale con Daniele Testa e Filippo La Marca: “Tutti e tre riusciamo ad “esprimere” le nostre sensazioni musicali senza schemi e, scesi dal palco, la prima cosa che ci diciamo è che ci siamo davvero divertiti. Per noi è un gioco, un gioco di note e parole. Un gioco che esiste grazie non solo alla complicità che si crea tra noi ma soprattutto alla complicità che si crea con il pubblico”.

L’incisività di questo spettacolo, del resto, rientra in una delle tante aspettative del direttore artistico Auretta Sterrantino, la quale ha ideato il cartellone “Atto Unico” come un manifesto di “protesta”: “Asini Tutti”, infatti, lascia il segno per il suo parlar franco, la parola diretta e il pensare la storia sotto un’altra prospettiva.

Il secondo appuntamento di “Atto Unico” si terrà domenica 23 novembre, presso la Chiesa di Santa Maria Alemanna, alle ore 18 e in replica alle 21, con Ratpus, adattamento del racconto dello scrittore e blogger Massimo Maugeri, con la regia di Manuel Giliberti, interpretato dalla famosa Carmelinda Gentile, che porterà la tragedia greca a Messina, decodificata e ricostruita in un personaggio perfettamente calato nei nostri tempi. (Clarissa Comunale)

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