Servizi sociali, Cittadinanzattiva scrive al primo cittadino: “Garantita continuità col passato”

Servizi sociali a misura d’uomo. E’ quanto chiede al sindaco di Messina, Cittadinanzattiva, per mezzo dei responsabili Salvatore Vernaci e Giuseppe Pracanica, in una lettera che Messina Ora riceve e pubblica.

La stampa riporta il Suo invito ad un “confronto costruttivo” rivolto alle “forze politiche e sociali”, ma nonostante tutta la nostra buona volontà, se la S.V. non apporterà quel cambiamento, promesso nel suo programma elettorale, nella gestione dei Servizi Sociali, i Suoi inviti, per quanto ci riguarda, non avranno possibilità di accoglimento.

Le modalità di gestione dei Servizi Sociali rappresentano il grado di civiltà di una Città, di un Comune che abbiano, alla base del loro agire, la tutela della dignità del cittadino, oltre che servire, sostanzialmente, a garantire il mantenimento della coesione sociale intorno ai principi della solidarietà e della sussidiarietà.

I SERVIZI SOCIALI, per essere efficaci, debbono essere costruiti a misura d’uomo, devono avere, come centralità , il servizio alla persona, alla dignità della persona, al bisogno della persona. L’obiettivo di prevenire il disagio, contrastare la povertà, aiutare le persone in difficoltà e migliorare la qualità della vita di tutti avrebbe dovuto costituire il punto cardine del programma della Sua Amministrazione, presentata come quella del cambiamento. Invece, nel campo dei Servizi Sociali, ha invece garantito la continuità con le precedenti financo nell’imposizione del numero e della qualifica del personale da impiegare.

A tal proposito appare non inutile riportare il giudizio espresso dalla Consulta delle Aggregazioni Laicali della nostra Diocesi: “Il settore dei servizi sociali è uno dei più importanti a livello comunale, ma anche uno dei più discussi e fonte di polemiche interminabili anche perché, purtroppo, anziché mettere al centro dell’azione politica e amministrativa la persona, rispettandone la dignità per cercare di rispondere ai suoi bisogni, la preoccupazione principale è stata quella di sfruttare questi bisogni per soddisfare altri tipi di interessi, non sempre altrettanto nobili e di alto profilo. Da molti anni, infatti, i servizi sociali sono stati troppo spesso terreno di caccia di amministratori senza scrupoli che, anziché preoccuparsi di soddisfare i bisogni delle persone più deboli, hanno strumentalizzato le richieste di aiuto e sostegno provenienti dalla società messinese, per costituire gruppi di potere interessati prevalentemente al raggiungimento del consenso elettorale, con logiche di tipo puramente clientelare.”

Ciò premesso le chiediamo di impegnarsi a porre al centro di qualsiasi attività dei Servizi Sociali il servizio alla persona, rispettandone la dignità e la possibilità di scegliere come soddisfare i bisogni (Voucher) , di non sottovalutare il diritto al lavoro di coloro che operano nel settore e di dare le risposte più adeguate a tutte le altre emergenze, purtroppo ben presenti sul territorio, ma fin qui non prese nella dovuta considerazione e che attendono concreta risposta.

Le chiediamo anche di dare tranquillità ed idonea assistenza agli anziani di Casa Serena, iniziando con la formale revoca della disposizione n. 82717 del 28.03.2014, che imponeva al Dirigente del Dipartimento sociale lo sgombero totale di Casa Serena. I lavori necessari a rendere agibile Casa Serena potevano e possono essere effettuati, senza trasferire alcuno.

La vera rivoluzione nei Servizi Sociali, la S.V. la potrà effettuare reistituendo il CISSA (Consorzio Intercomunale Servizi Socio Assistenziali), facendo quello che hanno fatto i Distretti socio sanitari nel resto d’Italia: Consorziare tutti gli Organismi che, per legge, hanno finalità Socio-Sanitarie e gestire direttamente quasi tutti i Servizi.

In caso di risposta positiva, CittadinanzAttiva è disponibile a dare qualsiasi utile collaborazione con l’avvertenza che, nella difesa dei diritti dei cittadini, non fa sconti a nessuno.

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