Palazzo Zanca, a Pino Risorse del mare e Sport: Puntiamo su nuovo porto, Acr concluderà stagione a San Filippo – IMMAGINI

“Chiamarlo porto è un insulto”. Così, Sebastiano Pino esordisce davanti ai giornalisti, nel suo primo vero giorno da assessore – la nomina è stata ufficializzata ieri dal Comune di Messina – a proposito dell’approdo di Tremestieri. La risposta ai problemi la darà il nuovo scalo da 80 milioni, spiega, mentre sul tavolo getta tutte le priorità che il nuovo incarico comporta. Risorse del mare, Patrimonio, Politiche della casa e dello Sport. Queste le deleghe assegnategli da Renato Accorinti il quale, in conferenza stampa, annuncia che Filippo Cucinotta, dimessosi lo scorso 16 dicembre, torna in squadra come esperto per le politiche di sviluppo del territorio, del mare e delle attività cantieristiche.

L’ingresso dell’ex presidente del Sasmant nell’esecutivo di palazzo Zanca dovrebbe dare nuovo impulso al progetto della flotta comunale e implica una ridistribuzione di determinate deleghe. A Tonino Perna, vanno Politiche giovanili e Decentramento. A Sergio De Cola, Protezione civile, Difesa del suolo e Autoparco. A Nino Mantineo, Politiche della migrazione. A Daniele Ialacqua, Acquario comunale.

“E’ importante che l’amministrazione si confronti con il territorio – la prima battuta, da assessore, del comandante – da oggi avvierò i contatti con associazioni, sindacati, su questioni di stretta attualità come la continuità territoriale. Oltre alla violazione di diritti sacrosanti come la mobilità, si pone il problema occupazionale”. Pino appare molto determinato sulla paventata soppressione dei treni a lunga permanenza: “La Regione ha competenze specifiche ma il Comune ha il dovere morale di sostenere i diritti dei cittadini. E’ impensabile che la Sicilia sia tagliata fuori dal sistema ferroviario. Il danno economico sarebbe enorme e l’alibi del ponte non c’è più”.

Ereditata direttamente dal sindaco la delega allo Sport: “Già giovedì prossimo saremo in commissione per discutere i temi più stringenti”. Fra questi, gli stadi cittadini, in merito ai quali si è registrato qualche difetto di comunicazione tra gli uffici, mettendone a repentaglio l’utilizzo da parte delle società: “Più tardi avremo incontro con dirigenti e giovedì formuleremo una proposta che permetta all’Acr Messina di terminare il campionato in tranquillità e di porre le basi per il futuro”.

Molto critica la posizione sull’approdo di Tremestieri, “nato più come porto d’emergenza”. “Chiamarlo porto – afferma – è un insulto. Sono stati fatti parecchi errori in merito alla sua posizione, come quello di collocarlo alla foce di un torrente, sperando che non piova mai”. La risposta è il nuovo scalo da 80 milioni di euro, per il quale ne sono già disponibili circa 60: “Dovrebbero esserci tutte le condizioni per garantirne l’agibilità e una parte delle risorse è già disponibile. E’ un’opportunità e occorre lavorare perché si arrivi presto all’appalto e per ottenere dai tecnici adeguate garanzie”.

Pino – che si è soffermato anche sui temi della Cosap e della flotta comunale – è un sostenitore della prima ora del primo cittadino. Già consultato al momento della vittoria al ballottaggio elettorale, nel giugno 2013, racconta di essere stato lui stesso a suggerire un assessore giovane: “Da qui, la scelta di Cucinotta, che ha fatto un ottimo lavoro”. “Non mi sento un uomo politico – aggiunge – non ho mai aderito ad alcun partito”.

In merito alla delega allo Sport, che ha suscitato non poche polemiche – soprattutto sulla gestione dell’ex Gil – Accorinti precisa che “non mi tiro indietro, collaborerò con Pino”. Sulla scelta del nuovo assessore, invece, il sindaco ammette quanto sia stata difficoltosa: “Quando si è sostenuti dai partiti, questi ti semplificano la vita. Io ho incontrato forti difficoltà nel trovare persone competenti e con affinità di pensiero. Pino è una persona straordinaria per competenza e qualità umane. Si era fatto il suo nome, in passato, pure per la presidenza dell’Autorità portuale”.

Sfumata, quindi, l’opportunità di vedere un’altra donna in Giunta, come auspicato da Patrizia Panarello. Secondo il primo cittadino, il Comune non è tenuto a rispettare l’imminente obbligo sulla soglia del 40% di quote rosa nell’esecutivo. Potrebbe esserlo, tuttavia, qualora l’Ars recepisca – come è probabile – la legge Delrio: “La richiesta dell’assessore alle Pari opportunità era un atto dovuto – aggiunge – ma per me non esiste nessuna distinzione tra uomo e donna. Semplicemente, non ho trovato nessuna donna con le competenze di Pino”. La stessa Panarello accetta sportivamente la decisione del sindaco: “Non conoscevo Pino, così come non conoscevo agli inizi gli altri assessori, ma ho piena fiducia in lui”.

“Al momento delle mie dimissioni – chiosa Cucinotta, in merito al nuovo ruolo – avevo già dato la disponibilità a collaborare, a prescindere dall’incarico di esperto. Questa nomina mi permette, in ogni caso, di avere un titolo per operare. Con Pino ci siamo, di fatto, invertiti i ruoli”. (@FabioBonasera)

Foto di Lillo Lo Cascio

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it