Capotreno accoltellato, aggressore condannato a 3 anni e 8 mesi. Caristi: “deluso, non si è nemmeno pentito”

E’ stato condannato a 3 anni e otto mesi di reclusione Stefan LACATUS, il  24enne romeno,  che lo scorso 13 novembre 2014 ha accoltellato il capotreno Riccardo Caristi in servizio su un convoglio minuetto partito dalla stazione di Messina verso Milazzo. Dopo aver ottenuto il rito abbreviato,  il reato di tentato omicidio è stato derubricato a quello di lesione aggravata. Il processo si è celebrato stamattina dinanzi al giudice Daniela Urbani, che ha stabilito la pena di tre anni e 8 mesi, a fronte dei tre richiesti dal pubblico ministero Annalisa Arena.

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Stefan Lacatus

In aula Lacatus, difeso dall’avvocato Anna Rita Reina, ha letto una memoria difensiva, dichiarando di essere stato provocato dal capotreno. Il giovane, che si trovava in viaggio con il padre arrestato qualche giorno dopo, si trova adesso rinchiuso nel carcere di Siracusa.

“Non sono soddisfatto – commenta Riccardo Caristi, difeso dall’avvocato Antonio Daniele D’Orazio – perchè non ho visto alcuna traccia di pentimento nelle sue parole. Pensavo che rivedere il mio aggressore oggi mi facesse ritrovare serenità, ma non mi sento affatto meglio. Non credo sia stata fatta giustizia”.

Il giudice ha riconosciuto a Caristi il diritto ad essere risarcito, in un successivo procedimento.

Le Ferrovie dello Stato, sebbene non si siano costituite parte civile, hanno sostenuto la tutela legale del capotreno, che ancora risente dei problemi alla salute causati dal colpo inferto ed è  rientrato a lavorare con funzioni ridotte, lontano dai treni. (@Pal.Ma.)

 

 

 

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