Gli ultimi “salvatori dell’arte”: ad Antonio Presti il prestigioso Premio Rotondi

Coraggio, tenacia e mecenatismo. Tra i nomi dei nuovi salvatori dell’arte, vincitori del prestigioso “Premio Rotondi ai salvatori dell’arte” giunto alla 19^ edizione e assegnato alla Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro, c’è anche quello del messinese Antonio Presti ideatore e realizzatore della Fiumara d’Arte e dell’albergo-museo Atelier sul Mare a Castel di Tusa, della Porta della Bellezza a Librino (quartiere della periferia catanese) nonché di numerosi progetti artistico-culturali volti alla condivisione della bellezza.

Ad Antonio Presti è andato il premio speciale intitolato a Pasquale Rotondi (storico dell’arte italiano noto per aver salvato durante la seconda guerra mondiale circa diecimila opere d’arte dalla distruzione e dal saccheggio) per il mecenatismo: “Antonio Presti – si legge nelle motivazioniche crede nella politica del dono, della condivisione e della valorizzazione e la esercita in una terra difficile come la Sicilia, con l’obiettivo di trasformare luoghi, territori e coscienze attraverso l’educazione alla bellezza”.

La consegna del premio della 19^ edizione si è svolta sabato 11 aprile a Sassocorvaro, con la consegna di una scultura appositamente ideata dallo scultore iracheno Selim Abdullah (artista che vive e lavora tra Lugano, Milano e Parigi)

Premi: Premio Rotondi ai 'salvatori dell'arte' a Sassoferrato
Un momento della premiazione

Ecco gli altri nomi dei premiati dell’edizione presieduta da Giovanna Rotondi Terminiello e coordinata da Salvatore Giannella.

Sezione Mondo. Daniele Petrella, archeologo di Napoli, presidente dell’I.R.I.A.E. (International Research Institute for Archaeology and Ethnology) e direttore della missione italiana in Giappone: per aver contribuito a far riemergere dagli abissi del mare del Giappone la flotta di Kubilai Khan, risolvendo così uno dei più appassionanti misteri nella storia che durava dal 1281.

Sezione Europa. Ulderico Santamaria, direttore del laboratorio Diagnostico dei Musei Vaticani, fondamentale per l’attività di eccellenza scientifica dei 98 restauratori attivi nei cantieri della Santa Sede.

Sezione Italia. Cineteca di Bologna, diretta da Gianluca Farinelli, per il suo lavoro altamente specializzato nel campo del restauro cinematografico, in particolare con la sezione nata dalla volontà di Martin Scorsese che provvede a restaurare pellicole provenienti da aree del mondo in cui la mancanza di formazione, mezzi finanziari o tecnologici impedisce un’adeguata opera di salvaguardia del patrimonio cinematografico.

Premio per la Comunicazione. Maria Francesca Alfonsi, giornalista, ideatrice e realizzatrice per anni della rubrica settimanale, su Rai Regione Marche, di SalvaMarche ove segnala le emergenze del patrimonio storico artistico e monumentale delle Marche, riuscendo a sensibilizzare l’opinione pubblica sul recupero (spesso riuscito) del patrimonio regionale.

Premio per la Protezione Civile. Volontari del Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi, per aver liberato dalla neve il tetto di Palazzo Ducale di Urbino, dell’Università e di altri edifici del Montefeltro sommersi dalla grande nevicata dell’inverno 2012.

Per la Sezione Marche. Giorgio Mangani, editore e geografo, dirige da trenta anni la casa editrice Il Lavoro Editoriale di Ancona specializzata nella storia e letteratura delle Marche (di cui la giuria ha particolarmente apprezzato uno degli ultimi libri da lui editi, Gherardo Cibo, dilettante di botanica e pittore di “paesi”, curato con la scopritrice di Cibo, la professoressa Lucia Tongiorgi Tomasi, dell’Università di Pisa). Mangani si occupa con studiosa competenza di storia della geografia, della cartografia e di geografia culturale.

I riconoscimenti, ricordiamo, prendono il nome dall’ex Soprintendente di Urbino Pasquale Rotondi (Arpino 1909 – Roma 1991), che durante la seconda guerra mondiale coordinò l’Operazione Salvataggio dei principali capolavori dell’arte italiana nel Montefeltro marchigiano (Sassocorvaro, Carpegna e Urbino).

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