Le giornate messinesi del medico di famiglia

Si avviano alla conclusione oggi, sabato 9 maggio,  nella Sala Multimediale dell’Istituto antoniano Cristo Re, i lavori dell’undicesima edizione delle “Giornate messinesi del medico di famiglia” e dell’VIII Congresso provinciale della Simg, Società Italiana di Medicina Generale. “ La medicina generale tra professione e formazione” il tema del convegno. L’assise si concluderà alle 13.30, con l’assegnazione dei crediti ECM ai partecipanti.

L’importante assise medico scientifica, che ha visto la presenza  di centinaia di medici provenienti da tutta la Sicilia, è organizzata dalla SIMG, Società Italiana di Medicina Generale, con il patrocinio dell’Ordine dei medici chirurghi e degli Odondoiatri di Messina.  Presidenti  del convegno i  dott.ri Sebastiano Marino e Santi Inferrera.

Oggi i lavori si sono aperti con una tavola rotonda su: “ La medicina generale nella formazione pre laurea e post laurea – ruolo, funzioni e compiti dei tutori”. “Da anni infatti”, afferma il dott. Marino “prepariamo i medici del futuro, svolgendo la funzione di tutor per i giovani laureandi in medicina, ma anche per coloro che hanno da poco conseguito il titolo di studio, con l’obiettivo di dare alla medicina di base un contributo sempre più ricco di competenza e professionalità “.

Nella giornata di ieri si è affrontato un tema di grande interesse e impatto sociale, ovvero l’appropriatezza della cura e il ruolo del medico di famiglia, in un’epoca che vede sempre più ridotti gli investimenti nella sanità, sottoposta a tagli sempre più drastici. La Medicina generale, infatti, è da tempo al centro dell’attenzione dei politici della salute. Attraverso di essa, si tenta di offrire al paziente un servizio sanitario di qualità, ma a basso costo. Da qui la necessità di mettere in atto l’appropriatezza della cura, ovvero fornire ai medici di famiglia, quegli strumenti utili per gestire al meglio percorsi terapeutici lunghi e costosi.

L’attenzione dei relatori si è focalizzata in particolare su quattro aree terapeutiche, che riguardano le patologie più diffuse e che impegnano maggiormente il sistema sanitario anche dal punto di vista economico.

Si tratta del diabete, dell’ipertensione, di cardiopatie ischemiche e di broncopatie croniche, malattie che presuppongono un trattamento farmacologico lungo e costoso.

“l’appropriatezza della cura” sostiene il dott. Sebastiano Marino, che insieme con il  dott. Santi Inferrera presiede il congresso, “ passa attraverso la prevenzione, soprattutto per quel che riguarda le malattie cardio vascolari. Un corretto ed equilibrato stile di vita, insieme con un miglior uso dei farmaci da parte del paziente, contribuirebbero senza dubbio al raggiungimento di un maggiore equilibrio tra spesa sanitaria ed efficacia della cura”.

 

 

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