Mafia: confiscati beni all’imprenditore furnarese Bonanno

Dopo il sequestro del 5 marzo 2014 arriva la confisca per alcuni beni nella disponibilità dell’imprenditore di Furnari Santi Bonanno e dei suoi familiari.

Bonanno era stato coinvolto nell’operazione antimafia Vivaio del 2008 e, successivamente, nell’operazione antimafia “Zefiro”. Nel processo scaturito da quell’operazione è stato condannato nel primo grado di giudizio a 7 anni di reclusione.

Il provvedimeno dei giudici della sezione di prevenzione del Tribunale di Messina, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Messina, ha riguardato aziende attive nel settore del movimento terra, azioni e rapporti di credito, altri beni mobili e immobili per un valore complessivo di cinque milioni di euro.

L’indagine patrimoniale svolta dai Carabinieri del Ros aveva documentato come l’attività imprenditoriale esercitata da Bonanno nel settore della realizzazione di opere di rilevanza pubblica fosse strettamente connessa agli interessi criminali della mafia. In particolare di quelli della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto e, in particolare, della cellula dei mazzarroti.

In dettaglio, il provvedimento nei confronti di Bonanno, della moglie e dei figli, ha riguardato il capitale e il compendio aziendale della società Co.B.I.Fur. S.r.l. e della società GIEFFEDI S.r.l., un immobile sito in contrada Curriotta di Furnari, due autovetture, azioni della Banca di Credito Peloritano e numerosi rapporti di credito. (Carmelo Catania)

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