Messina è “Libera”: in 20 mila a Piazza Duomo, Don Ciotti “crediamo in questi giovani, sono il ponte delle speranza”

“Siamo qui per voi familiari, per la vostra speranza ostinata. Ci avete chiesto di dire no all’inganno della memoria di circostanza, ma l’ impegno a realizzare gli ideali per cui sono vissute le vittime innocenti di mafia”. Le parole di Don Luigi Ciotti hanno risuonato forti a Piazza Duomo, dove si sono riversati gli oltre 20mila partecipanti alla XXI Giornata della Memoria che quest’anno si è volta a Messina.

4Il corteo ha attraversato la città, con i canti e i colori dei tanti giovani che hanno camminato accanto ai familiari delle vittime innocenti della mafia, così come del terrorismo. La marcia di un popolo che chiede verità e giustizia, e che in queste occasioni si sete di appartenere ad una grande comunità, dove trova la forza e il coraggio di portare avanti le proprie battaglie: dalla madre di Attilio Manca a Rosario Villanueva la madre di Oscar scomparso come molti desaparecidos in Messico, oggi quel dolore personale diventa patrimonio collettivo.

Colpisce la presenza delle istituzioni in seconda fila, quasi a protezione di quei familiari a cui è dedicata la manifestazione: l’arcivescovo Raspanti, il Questore Cocchiara, il Presidente della Commissione Nazionale Antimafia Rosi Bindi, il Governatore Crocetta e i vertici delle forze dell’ordine, che accanto alle vittime civili hanno pagato un alto tributo alla lotta alla criminalità.

“E’ una giornata straordinaria, un arcobaleno di giovani” sottolinea commosso Piero Campagna, che sfila indossando la foto di sua sorella Graziella.

In mille altri luoghi in tutta Italia, contemporaneamente, è stato affermato il medesimo messaggio di impegno. Quello di cercare la verità e di essere credibili.

Ogni nome pronunciato, col suo carico di storia, chiede a ciascuno maggiore consapevolezza. Non si tratta di numeri, ne di fermarsi alla retorica dell’antimafia, ma di credibilità. E quella solo le azioni e le scelte accumulate nel corso degli anni, possono certificarla. Fuori da ogni circo mediatico, e senza timore di usare quello stesso circo per veicolare un messaggio importante che raggiunga più persone possibili.

Nel pomeriggio la giornata è proseguita con il lavoro dei gruppi tematici, nelle principali scuole cittadine e al Palacultura. Si tratta di 11 seminari, per approfondire alcune delle tematiche più care al percorso di Libera: dall’educare al bene comune per costruire economia solidale, alle reti di antimafia sociale nel mondo, dalla gestione dei beni confiscati all’inquinamento. (@Pal.Ma)

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