Bilancio siciliano. Faraone: “nessuno abbandona i comuni; basta con le strumentalizzazioni”

“Nessuno abbandona i Comuni al proprio destino”, questa la rassicurazione che giunge dal sottosegretario all’Istruzione, il deputato regionale Davide Faraone che ha affidato ad una nota le proprie considerazioni circa il risanamento economico finanziario del bilancio regionale, compiuto in sinergia dallo Stato e la Regione.  Questo, per il deputato democrat “va nella direzione di una maggiore stabilità: uscire da una condizione di precarietà sistemica e dare risorse agli enti locali. E lo fa in maniera strutturale, non è una soluzione tampone per pochi mesi, ma un intervento a lungo termine, per i prossimi anni. Usciamo finalmente dall’emergenza. Chi aizza le folle, per il gusto del clamore da stadio, dice il falso e lo fa in malafede”.

Un impegno assunto e rispettato da Roma che, stando alle parole di Faraone, consente di fare arrivare alla Sicilia 500 milioni, parte restante del miliardo e quattro per il 2016. “E questi trasferimenti saranno strutturali per i prossimi anni”, afferma.

“Con la ripartizione del fondo perequativo da parte della Regione che, di fatto, tiene conto dell’assegnazione dei 500 milioni da parte dello Stato, i Comuni possono già approntare i loro bilanci di previsione – e molti l’hanno già fatto – in attesa che a breve venga perfezionato l’accordo tra Regione e Governo attraverso una norma di legge, già all’attenzione del Consiglio dei Ministri, da sottoporre poi al Parlamento”.

Un appello alle parti politiche affinché si ponga fine agli attacchi strumentali, è quello che il rendiamo made in Sicily rivolge alle opposizioni. “Basta con lo specialismo da strapazzo. Perché una proroga per i bilanci di previsione se la percentuale di risorse bloccate è pari al 5% – in totale 205 milioni – rispetto ai 4,5 miliardi di parte corrente assegnati ai Comuni? Perché farlo per la Sicilia quando appena qualche mese fa una richiesta simile è stata negata al resto d’Italia? Per la prima volta negli ultimi anni la Sicilia ha dato una sterzata, per la prima volta andiamo verso risorse certe e stabili, verso la possibilità di una programmazione seria e mirata. Le polemiche e i vittimismi – conclude Faraone – andrebbero messi in soffitta: fanno solo danno ai cittadini”.

 

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