Opinioni: l’impero dimezzato dei Franza

di Antonio Mazzeo – Tribunali, manette, carceri e gogne pubbliche o mediatiche mi piacciono poco, davvero poco. Ma la condanna pesantissima di ieri ai danni dei fratelli Pietro e Vincenzo Franza dell’omonimo gruppo di traghettatori-costruttori-finanzieri-generalmanagercalcistici ecc. ecc. è un fatto di rilevanza storica che conferma la portata delle denunce di quei pochissimi attivisti, giornalisti e opinionisti locali (davvero pochi) sulle reali capacità imprenditoriali e sul modus operandi del Gruppo Franza, e della fittissima rete di protezioni,e interessi che ruotano attorno ad esso (vedi famiglie Gullotti-Genovese e tutti quei politici di destra e di sinistra abbondantemente finanziati in tutti questi decenni).


Dispiace che in solitudine da sempre abbiamo ritenuto che pecunia olet e che mai -specie le aree di opposizione al modello della borghesia parassitaria dominante – avrebbero dovuto accettare o consentire sponsorizzazioni Tourist&Caronte o Framon ad enti locali, università, istituti scolastici, associazioni culturali, manifestazioni, eventi ecc. ecc.
In verità da sempre tutti (o quasi) a Messina hanno sgomitato per accaparrarsi qualche briciola dei business targati Franza & soci. Lo ha fatto perfino l’amministrazione del “cambiamento” di Renato Accorinti, che non perde occasione televisiva di denunciare la lotta ai “poteri forti”, mentre il logo Tourist & Framon campeggia accanto allo scudo della città dello Stretto.


Da una parte si pensavano come alcuni dei “Padrini del Ponte”, dall’altra i benefattori della Patria; da una parte si denunciava chi ha messo le mani sull’Università, il Calcio e dintorni, dall’altra chi gli farebbe mettere mani e piedi perfino sulla scuola pubblica dell’obbligo.
Oggi pesa, come un macigno sulla coscienza di tutti, quello che abbiamo fatto o consentito di fare.

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