Letojanni, frana sulla Messina-Catania: 10 indagati per disastro ambientale

E’ in corso tra Messina, Misterbianco  (Catania) e Venezia, un’operazione condotta dai Carabinieri del  Comando Provinciale di Messina e del Nucleo Operativo Ecologico di  Catania, che stanno procedendo alla notifica di 10 avvisi di garanzia, emessi dalla Procura della Repubblica peloritana, a carico di  altrettante persone ritenute responsabili, a vario titolo, di disastro ambientale in concorso e falsità ideologica commesso in atti pubblici.

I provvedimenti riguardano  il dirigente generale Antonino Pirrone e il dirigente tecnico Gaspare Sceusa, il sindaco di Letojanni, Alessandro Costa, e il capo dell’ufficio tecnico del Comune, Carmelo Campailla, i titolari delle società Holiday network, Elaion ed Elaion residence Sillemi, e per due proprietari di singoli appartamenti.

Le indagini sono state condotte a seguito del  movimento franoso che, lo scorso 5 ottobre 2015, ha interessato un  ampio tratto dell’autostrada A18, Messina-Catania, nel Comune di  Letojanni (Messina).

“Sono ipergarantista, i nomi degli avvisati non ve li fornisco per loro tutela”: ha dichiarato in conferenza stampa Giovannella Scaminaci, procuratore aggiunto di Messina.

Parliamo della frana che più di un anno fa ha investito, in territorio di Letojanni, la A18. Circa 100 appartamenti e un complesso alberghiero sono stati messi sotto sequestro.

Gran lavoro del Noe di Catania ma al cronista non sono piaciuti i silenzi sulla zona-Sillemi Alta-chiamata in causa. Ne aveva scritto sul settimanale Magma anni fa, indaga il tenente colonnello Bruno su delega di Ada Merrino e ci furono le denunzie del notissimo scrittore Cacopardo, poi querelato dal Comune di Letojanni.

 

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