Il consiglio comunale dice “no” all’isola pedonale permanente in Via dei Mille (video)

L’isola pedonale in Via dei Mille chiuderà i battenti il prossimo 8 gennaio, giorno stabilito dall’amministrazione comunale, che si è vista bocciare il prelievo e la discussione della delibera (che non era incardinata all’ordine del giorno ma giaceva nei cassetti), e che riguardava la proposta di un’isola pedonale permanente.
12 si, 2 contrari e 11 astenuti: I NO sono arrivati da Pippo Trischitta e Nicola Cucinotta. Astenuti i consiglieri Nicola Crisafi, Giuseppe De Leo, Daniela Faranda, Libero Gioveni, Francesco Mondello, Maria Perrone, Mario Rizzo, Giuseppe Santalco, Nora Scuderi, Benedetto Vaccarino. Favorevoli: Piero Adamo, Cecilia Caccamo, Claudio Cardile, Lucy Fenech, Gaetano Gennaro, Nino Interdonato, Maurizio Rella, Ivana Risitano, Antonella Russo, Giuseppe Siracusano, Santi Sorrenti e Daniele Zuccarello.

Un voto più politico che strategico, dal momento che a caldeggiare l’idea di una pedonalizzazione permanente erano stati anche i commercianti con la Confesercenti in prima linea. Ma in un clima da campagna elettorale, l’astensione vale come segno d’appartenenza ad uno schieramento, più che come un no convinto, sostenuto dagli acerrimi nemici di ogni pedonalizzazione (indimenticabile l’immagine di Cucinotta sul Quad, quando nel 2014 aveva annunciato di averlo comprato apposta per entrare in via dei Mille).

Presente anche il deputato regionale Francesco De Domenico, a testimoniare l’unità del Pd che aveva per l’appunto chiesto che si estrapolasse la parte che riguardava la pedonalizzazione dalla più articolata delibera sul piano generale dei trasporti urbani (pgtu), e che ha votato favorevole assieme ai consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso. Ma non è bastato il voto “generazionale” dei consiglieri di destra come Piero Adamo o di Nino Interdonato del Pdr per consegnare alla città una pedonalizzazione che piace a tutti, muove l’indignazione di tutti quando avvengono atti vandalici, ma che pecca la “presunzione” dell’amministrazione di volerla discutere democraticamente a scadenza di mandato.

“Un’accelerazione” secondo Daniela Faranda, “che ha solo strumentalizzato la volontà dei commercianti a fini politici”. (Pal.Ma)

La nostra troupe ha seguito i lavori in Aula e ha intervistato i presenti.

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