Quando la religione non è fede

In questi ultimi tempi non si parla altro che dell’Isis, e appena si vede un tipo con la barba, o un sacchetto su un marciapiede, o appoggiato in qualsiasi posto, subito si pensa ad un attacco terroristico. Improvvisamente, siamo diventati islamologi, teologi ed esegeti coranici, tutti pensiamo di sapere cosa ci sia scritto nel Corano,mentre,in buona parte sconosciamo la Bibbia e chi, invece, la conosce non osserva ciò che in essa vi è scritto.

Con i nostri discorsi da bar, seminiamo paura, odio e progettiamo vendetta, confondendo l’ISLAM con l’ISIS.

La cosa che mi lascia perplesso, è che a diffondere notizie, che alimentano quanto detto sopra, sono i “ferventi cattolici” attaccati alla dottrina e ai dogmi, ma distanti dal Vangelo e quindi da Cristo e dagli insegnamenti della Chiesa .  A chi interessa può leggere la DICHIARAZIONE SULLE RELAZIONI DELLA CHIESA CON LE RELIGIONI NON CRISTIANE- NOSTRA AETATE.

Si difendono Croci e Presepi, ma badate che sia la Croce che il Presepe non appartengono ad una identità civile, ma ad una identità cristiana, e chi è cristiano la Croce non la usa come insegna di speculazione politica o come strumento di guerra.

Tempo addietro, mi è stato chiesto se c’è un ponte che permetta l’avvicinamento del Cristianesimo all’islam, risposi che il ponte è Cristo in croce. Sì, proprio Lui che muore per redimere tutti, anche se molti non lo sanno o non lo accettano.

Il dialogo che Francesco di Assisi instaura con il Sultano di Egitto è conseguenza di una conoscenza profonda del Crocifisso che ha il suo culmine al monte Verna con le stigmate. Quel Cristo con le braccia aperte che incontra a San Damiano gli suggerisce di essere fratello di tutti: Fratello di sora Luna, di Frate Vento, di Sora Acqua, di Frate Focu , di Sora Morte e soprattutto fratello di ogni essere umano. Come se non bastasse essere fratelli, Francesco scrive che bisogna essere sudditi e soggetti ad ogni umana creatura (Cfr RnB,16)anche se per umana creatura s’intende un musulmano! Sempre nella Regola non bollata il Poverello scrive “Dice il Signore: Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi. Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe” (Mt 10,16).Perciò, qualsiasi frate che vorrà andare tra i Saraceni e altri infedeli, vada con il permesso del suo ministro e servo. Il ministro poi dia loro il permesso e non li ostacoli se vedrà che sono idonei ad essere mandati; infatti dovrà rendere ragione al Signore (Cfr. Lc 16,2), se in queste come in altre cose avrà proceduto senza discrezione.”

Francesco insiste sul dialogo e raccomanda di non fare dispute di parole ma di annunciare la Parola quando il Signore vorrà e la prima forma di annuncio è l’AMORE . Francesco, nel Volto di Cristo di San Damiano, vede il volto dell’uomo, nel volto del lebbroso vede il volto di Cristo. Per Francesco l’incontro con ogni uomo è questione di fraternità. Cristo è mio fratello, Cristo è fratello di ogni uomo, quindi ogni uomo è mio fratello. Francesco, a Greccio, non inventa il presepe ma vuol far capire che Cristo nasce in ogni terra perché ogni lembo di terra è santo e non occorre uccidere l’uomo per difendere la terra di Gesù, perché se ami Cristo, Egli nasce ovunque, a Greccio così come dentro te se lo permetti.

Chi vive il Vangelo non può insultare o uccidere, Cristo in Croce non l’ha fatto!

Volete sapere qual è la differenza fra un cristiano e un musulmano? Il musulmano crede in un Dio che non è Padre e che non abbatte i muri ed è pronto a punire chi trasgredisce la legge; il Cristiano crede in un Dio che non solo è Padre ma si fa uomo per abbattere ogni muro e con la morte del suo unico Figlio ci insegna un Amore senza limiti, anche per i carnefici. Non siete d’accordo? Beh, siete sempre liberi di cambiare o fondare una vostra religione, perché la Croce non sta sui muri e non va in guerra, ma va incontro ad ogni uomo sia egli musulmano, ebreo e di altro credo

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