Erosione costiera: lo scirocco danneggia Galati Marina. De Cola si scaglia contro la Regione e chiede interventi immediati

Un rimpallo di responsabilità che penalizza con il maltempo soltanto gli abitanti di Galati. A denunciare la situazione di empasse l’Assessore alla Difesa del Suolo Sergio De Cola. Dal 2014 la Giunta si è già fatta portavoce alla Regione della condizione di Galati Marina, ma nonostante gli incontri a Palazzo Zanca risposte soltanto negative da parte di Maurizio Croce, allora Assessore Regionale al Territorio. La giunta aveva chiesto, infatti, lo stato di emergenza per Galati Marina ma il Dipartimento Regionale alla Protezione Civile ha negato più volte l’accesso a fondi che avrebbero garantito interventi fondamentali per proteggere il litorale.

In questi anni è stato il Comune di Messina dunque a farsi carico delle spese per dragare i fondali a ogni ondata di maltempo. Ma grazie al Patto per il Sud, riferisce ancora De Cola, dovevano essere 4 milioni e 500 mila euro i fondi disponibili proprio per appaltare un progetto di sistemazione definitiva della costa di Galati. Oggi denuncia l’Assessore messinese, nessun risultato concreto. L’assessore Croce e l’onorevole Beppe Picciolo avevano rassicurato in tempi non sospetti gli abitanti sui rapidi tempi di realizzazione degli interventi tutt’ora però non realizzati. Sergio De Cola, quindi, ha chiesto con urgenza, ancora una volta, che la regione intervenga per realizzare i progetti già finanziati ed approvati. “L’Amministrazione, che in questi giorni è stata presente con i suoi tecnici per monitorare quanto sta accadendo – conclude De Cola – si riserva ogni azione per la tutela dei centri abitati della zona”.

I disagi al litorale sud spesso sono stati associati proprio alle opere di creazione del porto di Tremestieri. La nota di De Cola dunque se da un lato accende i riflettori su una questione annosa che riguarda proprio le zone di Galati e Santa Margherita potrebbe suonare come un anticipo prima prima che le polemiche legate all’avvio dei lavori al secondo approdo imperversino. Tuttavia, come ha spiegato più volte l’Assessore, le precauzioni per salvaguardare la zona costiera sud sono state prese. (Mar. Pa.)

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