Antonio Saitta sul TVE: “L’immobilismo del governo regionale ha causato la crisi”

“La questione critica nella quale versa l’Ente Teatro di Messina non si può risolvere con solidarietà di circostanza, che in molti casi assume valore di lacrime di coccodrillo. Non è giusto nei confronti di coloro che si sono impegnati e si impegnano, tutti i giorni, in una situazione difficilissima insieme ai dipendenti, le maestranze, gli orchestrali che sono quelle persone che amano davvero il teatro. A loro va solo rispetto, per quello che riescono a fare in in un contesto così difficile”. Lo afferma il candidato sindaco del centrosinistra a Messina, Antonio Saitta.

“La situazione che oggi vive l’Ente è peggiorata negli ultimi mesi a causa delle promesse non mantenute e dell’ immobilismo, sulla vicenda, dell’attuale governo regionale di centrodestra che – sottolinea Saitta – in queste settimane, si ricorda di Messina, organizzando passerelle elettorali a sostegno del loro candidato sindaco, il quale appare quasi sorpreso e, anzi, si premura di voler informare i vertici regionali quando, proprio la Regione, è pienamente a conoscenza della crisi dell’Ente di Messina, crisi peggiorata ulteriormente in questi ultimi mesi”.

“L’assessore regionale, Sandro Pappalardo, infatti, – ricorda Saitta – a gennaio aveva ricevuto a Palermo, insieme ai suoi dirigenti, il presidente del Teatro di Messina, il sovrintendente, la consigliera dimessasi ieri, i componenti del collegio dei Revisori, oltre al sindaco di Messina, l’assessore comunale alla Cultura, una rappresentanza del Consiglio comunale, tra i quali i consiglieri Piero Adamo, Daniela Faranda e Pippo Trischitta, e quasi tutte le sigle sindacali. All’incontro era presente il deputato regionale, Elvira Amata”.

“In quella occasione – prosegue – era stata garantita la nomina immediata del consigliere di amministrazione mancante (ad oggi nessuna nomina è stata fatta) e di un direttore amministrativo (figura essenziale nella pianta organica di un ente pubblico). Inoltre erano state date garanzie sul reinquadramento del personale e sull’erogazione dei fondi Furs 2015-2016: ancora nemmeno un euro è arrivato nelle casse del Vittorio Emanuele. Sempre sotto l’aspetto finanziario – prosegue Saitta – nonostante Messina sia Città metropolitana, come Palermo e Catania, la Regione siciliana non ha innalzato il contributo regionale all’Ente che rimane il più basso rispetto ai teatri delle altre due città”.

“Messina – osserva il candidato sindaco – ha grandissimo bisogno del suo Teatro, che è il contenitore culturale più grande dell’intera provincia.  Questa città deve ripartire anche dalla cultura e il Vittorio Emanuele rafforzare la sua centralità educativa e sociale. In questi anni il Teatro e i suoi operatori sono stati lasciati troppo soli. L’Ente deve essere messo nelle condizioni di poter lavorare a una programmazione ordinata, e a lungo raggio. Bisogna, infine, ridare dignità professionale ed economica ai dipendenti”, conclude Saitta.

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