Stadi Scoglio e Celeste, Cateno De Luca: “Gestione pluriennale ai privati per realizzare infrastrutture e servizi”

“Sostenere la nostra squadra di calcio rientra nelle nostre priorità rivedendo le modalità di affidamento degli stadi San Filippo e Celeste con una gestione pluriennale al fine di poter consentire ai soggetti privati l’attuazione di una strategia di realizzazione di opere e servizi complementari all’attività calcistica per massimizzare le potenzialità dei nostri stadi comunali”. A dirlo il candidato a sindaco on. Cateno De Luca che aggiunge: Il progetto di riqualificazione ha considerato alcuni aspetti prioritari: La riqualificazione dello stadio “San Filippo-Franco Scoglio” deve diventare occasione e fattore di miglioramento per tutto il quartiere, che costituisce un’area cruciale del tessuto cittadino: un progetto “nella Città e con la Città” per diventarne parte e migliorarla. L’investimento relativo alla riqualificazione dello Stadio deve riflettersi in un beneficio per il quartiere. In tal senso, occorre dotare lo Stadio di un ampio “polmone verde”, che possa anche fungere da spazio di sfogo e sicurezza nel momento della partita di calcio, ma che possa essere utilizzato 365 giorni l’anno dal quartiere. Prospettare interventi infrastrutturali – pur non indispensabili all’adeguamento dell’impianto alle normative – che promuovano il quartiere nella prospettiva di una più ampia riqualificazione connessa anche all’auspicata integrazione nel tessuto cittadino al servizio della città. L’occasione di rivedere in chiave di “progetto urbano” l’intera area, è quella di dotare lo stadio di una copertura che consenta l’utilizzo tutto l’anno, non solo per eventi sportivi, ma anche in chiave di eventi importanti di spettacolo (concerti, manifestazioni, ecc.). Sulla scorta di progetti già realizzati in altri stadi nel mondo, si pensa di coprire lo stadio “San Filippo-Franco Scoglio”, attraverso una struttura in acciaio. Tale copertura permetterebbe l’installazione di circa 13.000 mq di pannelli solari fotovoltaici, capaci di produrre circa 1 MW di energia, consentendo l’autonomiadell’impiantistica durante il funzionamento dello stadio e riversando in rete (per esempio per l’illuminazione pubblica) negli altri periodi. centrali e periferici del comune.

“Con la stessa logica – conclude De Luca – si devono riqualificare lo stadio Celeste e altri  numerosi impianti sportivi utilizzando al meglio i finanziamenti europei previsti e anche in sinergia con investimenti privati. Avere impianti sportivi adeguati  risulta essere ulteriore indice di qualità della vita”

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