Occupazione finita al Maurolico: “le istituzioni ci hanno compresi”

Finisce dopo una settimana l’occupazione da parte degli studenti del Maurolico, che in un comunicato spiegano cosa è accaduto nelle ultime ore, tanto da far rientrare la protesta.

“Dopo anni di richieste formali e tentativi tra i più vari per trovare un’interlocuzione istituzionale che desse risposte alle richieste di un istituto che lotta per la propria identità, puntualmente cadute nel vuoto, abbiamo scelto di alzare i toni usando uno strumento forte quale è l’occupazione. Abbiamo preferito sempre tentare la via della legalità con sit in, incontri, stati di agitazione. Finché non abbiamo temuto fossero poco efficaci – dichiarano i liceali – Anche in questo caso, però, abbiamo voluto optare per una forma di protesta dura ma concreta, cercando di dare un contenuto serio alla nostra occupazione, divenuta contenitore di incontri e iniziative di interesse comune.

Quest’oggi – si legge sempre nel documento inviato alle redazioni –  avendo ottenuto quanto chiedevamo, ossia l’ascolto da parte delle istituzioni, abbiamo interrotto l’occupazione dell’istituto con il garbo e la serietà con cui l’abbiamo iniziata e che ci auguriamo ci vengano riconosciuti.

Nei prossimi giorni, l’assessore Regionale Roberto Lagalla ci ha invitati a recarci a Palermo, per tramite dell’On. Elvira Amata che, di sua sponte, si è accostata a noi per discutere le nostre ragioni e difenderle pubblicamente. Ringraziamo la deputata per l’impegno e la prontezza con la quale ha saputo offrirci la sponda di cui avevamo bisogno, e l’esponente del Governo regionale per averci accordato prontamente questo momento di incontro. Un momento che reputiamo essenziale. Un ascolto che pensiamo sia nostro diritto e per questo ci rincuora che le istituzioni gli stiano dando il giusto riconoscimento. Speriamo di non aver creato troppi disagi e confidiamo nella condivisione della battaglia identitaria che continueremo a sostenere attraverso il dialogo e l’impegno con il corpo docente, tutta la rappresentanza studentesca e i genitori che, fin qui, non ci hanno fatto mancare il proprio supporto”.

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