Machine Votive, Gioveni e Cacciotto propongono un Museo dedicato

Scongiurata la soppressione della classica passeggiata di Mata e Grifone, resta da farsi una domanda: ma qual è il senso di esporre i Giganti un mese l’anno e poi di mandarli a dormire per undici mesi? Non sarebbe meglio metterli a disposizione dei tanti turisti che sbarcano in città? Non sarebbe meglio creare quel cosiddetto museo delle machine votive in cui inserire la Vara, il Vascelluzzo oltre che i Giganti tanto per fare un esempio? 

A riproporlo per l’ennesima volta Alessandro Cacciotto e Libero Gioveni rispettivamente Consigliere della Terza Circoscrizione e Consigliere Comunale. 

“Per onestà intellettuale bisogna riconoscere che l’idea  è partita  dall’Architetto Nino Principato già nei primi anni ’90 ma ad oggi nessuna Amministrazione ne ha mai fatto un cavallo di battaglia. 

Il Museo delle Machine Votive sarebbe un opera eccezionale per diversi motivi:

1. La nostra città avrebbe la possibilità di esporre tutto l’anno sia la Vara, sia i Giganti Mata e Grifone, ma anche le Barette, il Vascelluzzo, il Pagghiaru, attirando indubbiamente non solo l’attenzione di tanti cittadini ma anche di migliaia di turisti che periodicamente attraccano con le navi da crociera.
2. sicuramente la nascita di un Museo, oltre ad implementare l’economia della città darebbe la possibilità di creare occupazione: custodi all’interno del Museo, guide turiste, operatori turistici, traduttori.

Per questi motivi sarebbe importante che l’Amministrazione ponesse la sua attenzione anche su questo argomento: individuare una struttura Comunale o in alternativa stipulare un accordo con Enti diversi dal Comune per l’ubicazione del Museo e dare vita ad uno spazio culturale e di tradizioni unico nel suo genere”. 

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