Cittadinanza onoraria alla memoria del sacerdote Vincenzo Lilla, preside della Facoltà di Giurisprudenza della Regia Università di Messina

Su proposta dell’associazione culturale Annibale Maria di Francia, in occasione del 150° anniversario dell’Intuizione del Rogate, lunedì 21, alle ore 9.15, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, si terrà la cerimonia di consegna della pergamena della Cittadinanza onoraria alla memoria del sacerdote Vincenzo Lilla (Francavilla Fontana 1837 – Messina 1905), preside della Facoltà di Giurisprudenza della Regia Università di Messina dal 1886 al 1905. Per volontà del Consiglio comunale l’onorificenza viene conferita a don Lilla, sacerdote e professore, nobile esempio di elette virtù intellettuali ed educative, con la motivazione di “avere contribuito, da sacerdote e preside della Facoltà di Giurisprudenza della Regia Università di Messina, alla formazione spirituale, etica e culturale di numerosi giovani messinesi. La feconda produzione letteraria e l’estrema sensibilità verso gli ultimi lo avvicinarono per intenti ed azioni a Sant’Annibale Maria di Francia, al tempo Canonico della Città, che di Lilla elogiò le opere umane ed intellettuali”.

Vinto il concorso all’Università di Messina, il sacerdote iniziò la sua carriera di docente nel 1886, come insegnante di Filosofia del Diritto e, promosso ordinario, tenne anche l’incarico delle Istituzioni del Diritto Civile; nominato preside della Facoltà di Giurisprudenza per il triennio 1894/1897 fu riconfermato in tale carica sino alla sua morte. Al periodo messinese appartengono le opere della maturità “La critica Etico – Giuridica di Stuart Mill”, le “Supreme dottrine Filosofiche e Giuridiche di G. B. Vico rivendicate” ed il “Manuale di filosofia del Diritto”.

La sua attività a Messina non si limitò soltanto alla docenza e alle opere, ma si realizzò in numerosi articoli, conferenze e opuscoli come quello intitolato “Il Canonico Annibale Maria di Francia e la Sua Pia Opera di beneficenza”. Nel maggio 1987 fu insignito dal Governo Italiano dell’Ordine della Corona d’Italia e più tardi di quello dei SS. Maurizio e Lazzaro, onorificenze concesse raramente per quei tempi ad un sacerdote. All’età di 68 anni, il 29 novembre 1905, lontano da tutti i parenti, morì a Messina circondato dall’affetto dei suoi discepoli e di Sant’Annibale Maria di Francia che lo assistette e lo confortò negli ultimi momenti di vita, amministrandogli il viatico. I funerali si celebrarono nella chiesa dello Spirito Santo, Casa Madre delle Figlie del Divino Zelo. La sua amicizia con Sant’Annibale Maria di Francia divenne il ponte con la città di Francavilla Fontana e la diocesi di Oria, quando si presentò l’urgenza di trasferire gli Istituti Antoniani in seguito al terremoto che colpì Messina il 28 dicembre 1908.

Il programma di lunedì 21 prevede in apertura i saluti del sindaco di Messina Cateno De Luca; dell’assessore alla Pubblica Istruzione Roberto Vincenzo Trimarchi; del sindaco di Francavilla Fontana Antonello Denuzzo; del superiore della Casa Madre di Messina don Amedeo Pascucci RCJ; e della superiora generale FDZ di Roma suor Teolinda Salemi FDZ. I lavori, moderati dalla giornalista Rachele Gerace, saranno introdotti dalla presidente dell’Associazione culturale Annibale Maria Di Francia Rosalia Schirò; seguiranno le relazioni di Antonio Baglio docente di Storia Contemporanea del dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina su “Messina nei primi decenni del ‘900 – Cultura e fede a salvaguardia dei diritti”; di Esmeralda Spadaro esperta in Storia del Mediterraneo Moderno su “Trovai eco nel suo nobile cuore – il quartiere Avignone: Crocevia di storia, povertà e vocazioni”; e di Cosima Proto dell’Associazione Culturale Annibale Maria di Francia di Francavilla Fontana su “La gratitudine abbraccia il Dono”.

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