Mascherine “made in Sicily”: ecco le aziende coinvolte

Otto le aziende siciliane coinvolte nella filiera di produzione dei dispositivi di sicurezza per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Sono: la Rica Spa di Belpasso (Catania), la Meccanotecnica di Riesi (Caltanissetta), la Nebiolo HT e la start up Abr Srl di Dittaino, la Ingham/Sport&Premi Srl di Palermo, la Valtessile di Bronte (Catania) e la Vestilavoro di Catania, la Zeta Srl di Monreale.

Sono stati completati dalle aziende del Distretto meccatronica i campioni di mascherine, maschere protettive in 3D per medici e infermieri e gel igienizzanti. Per accelerare i tempi, considerata l’emergenza negli ospedali con gran parte del personale sguarnito di Dpi, i macchinari e le apparecchiature delle sette aziende coinvolte nella filiera messa in moto dal Distretto hanno lavorato a pieno ritmo senza sosta.

“Ho appena visitato una azienda siciliana che sta avviando, da oggi, la produzione di dispositivi di protezione individuale. Nessuno più di me è consapevole dell’urgenza dell’approvvigionamento a tutela dei lavoratori della sanità, mentre da Roma arrivano altre mascherine inutilizzabili per gli ospedali”. Lo afferma l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, sull’emergenza Covid-19 “Per questo – aggiunge – rinnovo l’appello a tutti gli imprenditori siciliani a mettersi in contatto con la Regione per aumentare la capacità di produzione e superare assieme questo momento difficilissimo”.
“Al personale medico, agli infermieri, agli ausiliari impegnati valorosamente nella trincea bianca dove si combatte questa guerra invisibile – sottolinea l’assessore Razza – va la nostra gratitudine e vicinanza che può essere manifestata con azione concrete: restare a casa”.

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it