Lipari, tra ringraziamenti al Santo Patrono e assenteismo, primo consiglio comunale al tempo del Covid, certi che la stagione estiva sia saltata

di Luana Spanò – Prima e lunghissima seduta del consiglio comunale di Lipari, sette ore di dibattito, muniti di mascherine e distanza di sicurezza. Grande caos per l’assenza del gruppo del Vento Eoliano.
Giunta una prima nota al presidente Giacomo Biviano; Gugliotta, Muscarà e Rizzo lo invitavano a procedere all’elezione dei revisori dei conti e di rinviare la trattazione dell’emergenza Covid alla probabile sessione telematica del 21 aprile. In seguito Muscarà faceva presente, a nome del gruppo, di non condividere la convocazione nell’aula consiliare sostenendo che, nonostante gli accorgimenti presi a tutela di tutti, questi potessero non bastare e che era necessario un parere sanitario per i consiglieri provenienti da Messina.
Presente però il presidente di Federalberghi Isole minori Christian Del Bono il quale ha ampiamente illustrato la condizione in cui versa l’economia eoliana: “Diverse strutture non intendono aprire e ad ottobre non ci sarà neanche il turismo straniero con conseguenze anche per il 2021”.
Far saltare un’intera stagione turistica per gli eoliani significa forte precarietà economica durante i successivi mesi invernali, in cui le isole tornano al loro stato dormiente. Di fatti, la loro intera economia gira intorno ai mesi che vanno da marzo ad ottobre.
Più sensibile a questi temi il consigliere Giuseppe Finocchiaro, imprenditore eoliano, che ha chiesto la sospensione dei tributi, come il suolo pubblico e l’idrico, la tutela degli stagionali, l’abbattimento del carico fiscale del 50% e agevolazioni sui mezzi di trasporto per favorire il turismo.
Nominati i nuovi revisori dei conti per tre anni, Emile Lasagna, Antonino Biondo e Nicolò Gagliardo. Presentato un emendamento per ridurre l’indennità prevista e il consigliere Adolfo Sabatini ha invitato il sindaco Marco Giorgianni ad utilizzare il risparmio per i più bisognosi.
Il consigliere Gesuele Fonti mentre vuole rilanciare l’agricoltura, pensa ad un grande piano infrastrutturale e si affida alla fede esprimendo la propria gratitudine a San Bartolo per aver salvato le Isole Eolie dal Covid: “Io sono un cristiano e la tradizione ci insegna, quante volte ci abbia salvato da tanti altri mali”.
Così anche molti eoliani nel timore di ciò che sarà di una stagione tutta da rifare, dell’economia e di ciò che verrà, si affidano al loro patrono che tante volte li ha protetti dall’ira di IDDU e dai venti di Eolo.
Tuttavia, il sindaco non ci sta: “Se oggi le Eolie escono indenni dai danni del Covid, almeno in questa prima fase, lo devono ai loro sforzi e tenacia nel rispettare le regole, senza dimenticare il lavoro notevole dell’amministrazione e delle forze dell’ordine”.

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it