Casinò di Taormina, perché se ne parla ancora?

La storia del Casinò di Taormina, chiuso quasi da sessant’anni, è nota a tutti i siciliani, eppure dopo tutto questo tempo si parla sempre di una possibile riapertura. Che sia vero oppure no, la riapertura del casinò di Taormina potrebbe essere una grande opportunità per il rilancio economico e turistico dell’isola, soprattutto dopo questo periodo di profonda crisi.

Ma davvero conviene riaprire una sala da gioco? Un casinò è un luogo pubblico dove le persone possono scegliere una varietà di giochi per giocare ma oggi la stessa offerta si può trovare anche nei casinò online.

Da quando il gioco online è stato liberalizzato e legalizzato da AAMS, in Italia si sono diffuse sempre più sale da gioco virtuali e guide di casino online come CasinoTop10 Italia che offre a chi è appassionato del settore diversi tipi di svago e consigli. La diffusione dei casino virtuali però non ha mai spento la speranza di poter aprire dei casino reali soprattutto in Sicilia.

Riaprire il casinò di Taormina per combattere la crisi

A lungo si è parlato di un ritorno del Casino di Taormina ma dal 7 Gennaio del 1964, giorno della chiusura definitiva del celebre casino di Villa Mon Repos, tutte le proposte si sono sempre arenate in Parlamento infrangendo così un sogno che, in ogni caso, continua a rimanere sempre chiuso nel cassetto.

Tuttavia a seguito della profonda crisi che stiamo attraversando il tema della riapertura ha fatto di nuovo capolino durante vari incontri tra i vertici regionali membri dell’Anci con il Governo Musumeci.

Il casinò infatti è stato individuato come possibile soluzione per dare un nuovo impulso all’economia siciliana e al turismo. A sostenere questa tesi il sindaco di Castelmola Orlando Russo che, in qualità di componente direttivo dell’Anci, ha portato l’argomento al governo regionale sottolineando l’importanza di questo ambizioso progetto.

La soluzione sarebbe l’ideale per affrontare la crisi alberghiera e delle attività commerciali post pandemia. Una battaglia che non va abbandonata ma portata avanti per il bene non solo di Taormina ma di tutto il comprensorio e che potrebbe trarre tantissimi vantaggi.

La competizione con i casino online

Tuttavia, come detto anche qualche riga sopra, quando sia apre un casino terrestre bisogna tenere in considerazione la competizione con il mondo dei casino online. Quello delle sale da gioco sul web è un business in forte crescita in tutto il mondo che potrebbe dare del filo da torcere ad un casinò terrestre, il quale di conseguenza soffrirebbe questa forte competizione. In realtà la posizione strategica di Taormina e la fama internazionale di cui essa già gode potrebbe invece sostenere questo confronto ed avere il successo sperato. Questa tesi si avvalora ancor di più se si pensa che a Malta, distante dalla Sicilia 90 km circa, i casino terrestri sono la base del turismo e dell’economia maltese e non sembrano soffrire della competizione con il mondo online che nell’arcipelago maltese è un altro settore molto proficuo.

L’esempio di Malta

Infatti, sull’esempio della vicina Malta, un casinò a Taormina non solo potrebbe essere una grande opportunità di nuovi posti lavorativi ma servirebbe a consolidare la vocazione turistica della famosa cittadina messinese.

Da quando l’isola dei Cavalieri ha consolidato la sua nomea di città del gioco del Mediterraneo tantissimi turisti, e anche tanti siciliani con la passione del gioco, si riversano tutto l’anno sull’arcipelago maltese. Grazie ai casinò Malta può vivere di turismo anche durante l’inverno offrendo tantissimi posti di lavoro duraturi e non solo stagionali.

Il progetto del casino di Taormina dovrebbe rinascere sul modello di quello maltese: ampia scelta di strutture alberghiere, servizi terziari di ogni genere compresi ristoranti e sale da ballo.

Insomma tutti elementi che di certo a Taormina non mancano, quello che servirebbe per consolidare il tutto sarebbe proprio il casinò.

I divi del cinema giocavano al casino di Taormina

Gli anni ’60 furono molto importanti per Taormina grazie al Festival del Cinema e al casinò di Villa Mon Repos, che in quel periodo era gestito dal commendatore Domenico Guarnaschelli, uomo già esperto in questa veste per aver  amministrato il Casinò di Tripoli qualche anno prima.
Il casinò di Taormina è stato aperto solo per pochi anni ma sono stati sufficienti per farlo diventare una meta esclusiva per i divi del cinema. Le più grandi star dell’epoca sono passate da Villa Mon Repos e tra queste è sicuramente da menzionare la presenza di Marlene Dietrich, l’attrice-cantante tedesca naturalizzata statunitense, e per lei fu costruito un speciale scivolo che fece arrivare l’attrice fino al centro del palcoscenico. Anche Cary Grant, divo americano di quegli anni, fu ospite del casinò di Taormina.
Da quando il casinò ha chiuso i battenti il lusso e le serate mondane del casinò di Taormina sono solo un vecchio ricordo.

Oggi, grazie alla presenza ancora più consolidata del Festival del Cinema e di tanti altri eventi culturali, i divi del cinema sono una costante per tutta l’estate ( e non solo) taorminese quindi la riapertura del casino non farebbe altro che rafforzare ancora di più la fama mondiale di Taormina.

Una battaglia che va portata avanti

Durante tutti questi anni si è a lungo parlato della riapertura di Villa Mon Repos ma non si è mai arrivati a concludere questo affare così importante. Oggi stiamo vivendo una crisi molto profonda sotto tutti i fronti e per questo motivo questa battaglia per la riapertura non va conclusa. Il casinò può essere il punto di ripartenza per rianimare tutto l’hinterland e rilanciare anche l’intero turismo siciliano.

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